Cronache

"Tendopoli per migranti" Ma il Viminale ora frena

l continuo flusso di migranti che sbarcano sulle nostre coste può mettere a serio rischio il sistema di accoglienza dell'Italia

"Tendopoli per migranti" Ma il Viminale ora frena

Il continuo flusso di migranti che sbarcano sulle nostre coste può mettere a serio rischio il sistema di accoglienza dell'Italia. Il no all'apertura di altri porti europei ribadito da diversi Stati Ue nel vertice di Tallin peggiora ulteriormente la situazione. Se i ritmi di questi mesi dovessero rimanere a questi livelli, l'Italia sfonderebbe il muro del numero di arrivi che può sopportare. E così, come ha anticipato LaStampa potrebbe spuntare l'ipotesi di alcune mini tendopoli per le diverse province che accolgono. Ipotesi questa non totalemte smentita dal Viminale. Il portavoce Felice Colombrino risponde così al Fatto: “È un’ipotesi estrema, non ci sono tendopoli in programma, per ora. Certo che se continua così…”. E adesso l'associazione dei Comuni italiani è già sul piededi guerra: "Non si può nascondere che ci sia il timore che il sistema non regga". E sull'ipotesi di una tendopoli sono intervenuti i deputati della Lega Nord, Nicola Molteni e Paolo Grimoldi, Segretario della Lega Lombarda: "L'ipotesi, lanciata dal Ministero degli Interni, di allestire delle mini tendopoli per le aree più critiche dove ci sarà una maggiore concentrazione in conseguenza dell'afflusso straordinario di immigrati richiedenti asilo, sbarcati in Calabria e Sicilia, ma diretti verso le Regioni del Nord, dove verranno respinti ai valichi con la Francia, la Svizzera e l'Austria, non è neppure da prendere in considerazione, è una follia da respingere sul nascere. Non accetteremo nessuna tendopoli in Lombardia, neppure nei punti più critici come la stazione Centrale di Milano o la stazione di Como: con oltre 28mila immigrati richiedenti asilo ospitati la Lombardia è satura. Adesso facciano la loro parte le altre Regioni che ne hanno presi di meno.

Non possiamo accettare che le nostre città siano ridotte come la giungla di Calais".

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