Cronache

Tentarono di annegare ambulante straniero, condannati a 8 anni

La sentenza della Cassazione stanga due uomini di Lecce che nel 2016 pestarono e tentarono di affogare un migrante minorenne

Tentarono di annegare ambulante straniero, condannati a 8 anni

Otto anni di reclusione per tentato omicidio aggravato dall'odio razziale: a tanto ammonta la condanna comminata dalla Corte di Cassazione a Mirko Castelluzzo e Federico Ferri di Lecce, che nel luglio del 2016 cercarono di uccidere un migrante minorenne in Salento, tentando di annegarlo nel mare davanti alla spiaggia di Torre Chianca.

Tuttavia nonostante abbia riconosciuto l'aggravante costituita dall'odio razziale, la Suprema Corte ha ridotto l'aumento di pena relativo, portando la condanna da nove a otto anni di reclusione, specificando che con il rito abbreviato una pena superiore sarebbe stata eccessiva per il reato di tentato omicidio.

Lo straniero, minorenne all'epoca dei fatti, lavorava come venditore ambulante. Nel tentativo di recuperare un paio di occhiali, l'uomo aveva trattenuto per un braccio la figlia di uno dei due che poi lo aggredirono. Il migrante si salvò solo grazie all'intervento di alcuni bagnanti presenti a breve distanza che intervennero per impedire la tragedia.

Confermando quanto stabilito nei precedenti gradi di giudizio, la sentenza della Corte di Cassazione ha ricostruito che il tentato omicidio fu aggravato dall'odio razziale, poiché i due aggressori, pestando il minorenne, avrebbero ripetutamente urlato "ve ne dovete andare dall'Italia" e "fuori dall'Italia negro di m...a, tornatene a casa tua".

Gli ermellini parlando di una "esplosione di violenza cieca, come momento di affermazione della superiorità verso un ragazzo indifeso extracomunitario, offeso e insultato, anche attraverso la sottrazione di oggetti dall’espositore, colpito duramente nel momento in cui aveva solo fermato la mano della figlia del Castelluzzo".

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