Assalto al portavalori sulla A1: chiodi sull'asfalto e auto in fiamme

Il mezzo speronato con un tir. Diverse auto date alle fiamme per bloccare la strada. Almeno 15 i componenti della banda armata

Assalto al portavalori sulla A1: chiodi sull'asfalto e auto in fiamme

Un tentato assalto la notte scorsa a un furgone portavalori sull’autostrada A1. Almeno 15 le persone facenti parte della banda che ha provato a svaligiare il mezzo blindato. I malviventi hanno speronato il portavalori usando un tir. Per creare scompiglio hanno anche precedentemente incendiato sette vetture su entrambi i sensi dell’autostrada Milano-Napoli, in modo da creare due barriere di fuoco e bloccare il loro obiettivo, dopo aver seminato chiodi sull’asfalto per bucare le gomme. Il piano, degno di un film, è stato pensato nei minimi particolari. I banditi non avevano però considerato il fatto che proprio lì vi era una via di fuga: l’entrata in un autogrill. Questa, imboccata dal mezzo, ha infatti evitato la rapina.

Il tentato assalto al portavalori

L'agguato è avvenuto poco dopo le 23 di martedì 28 gennaio, all'altezza di San Zenone al Lambro, alcuni chilometri più a sud di Lodi Vecchio. Le vetture date alle fiamme, arrivate sul luogo da una strada comunale a San Maria in Prato, frazione di San Zenone, probabilmente risulteranno essere state rubate. Prima un autoarticolato ha speronato il portavalori che stava transitando sull’autostrada del Sole, in direzione nord. Poi, circa una quindicina di soggetti, armati di mitra e pistole, hanno dato alle fiamme sette veicoli posizionati sulla corsia, in modo da bloccare il mezzo da rapinare. Il commando non è però riuscito nel suo intento, il conducente del portavalori è infatti riuscito a mettersi in salvo entrando in un’area di servizio. I rapinatori, dopo aver tentato inutilmente il colpo, hanno abbandonato l’idea e si sono dati alla fuga, usando altre sei auto, poi abbandonate e incendiate, ritrovate su una stradina di campagna a ridosso dell’abitato di Salerano sul Lambro.

Chilometri di code

Il tentato colpo ha avuto comunque notevoli ripercussioni su tutto il traffico della zona. Sono stati registrati chilometri di code dovuti anche alla chiusura del tratto autostradale e del casello di Lodi, rendendo obbligata l'uscita allo svincolo della città. Sul posto i vigili del fuoco del comando di Lodi e del distaccamento di Sant’Angelo, oltre ai colleghi di Milano e Piacenza, alle forze dell’ordine, al personale del soccorso sanitario e a quello di Autostrade per l’Italia. Al momento non risultano esserci stati feriti. Intanto è partita la caccia alla banda in tutta la zona.

L’assalto, di tipo paramilitare, avvenuto questa notte è del tutto simile a quello tentato nel novembre del 2014

pochi chilometri più a sud dell’odierno. Anche in quel caso era stato creato un inferno di fuoco per dare l’assalto a un blindato che trasportava 5 milioni di euro. Neanche quella volta però il colpo era andato a buon fine.

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