Terremoto, Vasco Errani: "Questa non è ricostruzione"

Il commissario straordinario per la ricostruzione post-sisma ammette il fallimento del governo nelle zone terremotate del centro Italia

Terremoto, Vasco Errani: "Questa non è ricostruzione"

Sono passati sei mesi dal primo terremoto che ha colpito le zone del centro Italia e le condizioni del territorio e della popolazione non sembrano essere migliorate. A dirlo non è una persona qualsiasi ma il commissario straordinario per la ricostruzione post-sisma, Vasco Errani.

Lo scorso 15 febbraio, durante un incontro ad Ancona con gli amministratori locali delle zone terremotate, Errani ammette il fallimento del governo: "Bisogna darsi una governance totalmente differente, è un punto all'ordine del giorno di questa riunione e doveva forse essere il primo. Non c'è dubbio che, avendo avuto quattro terremoti, la dimensione è stratosferica, ma questo non risolve il fatto che non riusciamo ad andare avanti su alcune cose: macerie, stalle, casette...Questa non è ricostruzione, non lo è, questa è gestione dell'emergenza". Ma il commissario non si ferma qui e, come riporta il settimanale Panorama in esclusiva, aggiunge: "Bisogna darsi un'altra governance sennò non ce la faremo. Non mi interessano le polemiche sui giornali, ma non esiste il fatto che per cominciare a fare le casette, che non è ciò che devo fare io, si attenda il fabbisogno definitivo. Non e-si-ste!", tuona Errani.

Il problema delle casette a cui fa riferimento il commissario era già stato sollevato dal capo della protezione civile, Fabrizio Curcio, l'8 febbraio: "La quantificazione è molto difficoltosa dopo tre terremoti, si sta lavorando sulla definizione delle aree che viene fatta dai sindaci. Ci sono delle difficoltà sul territorio a fare queste cose. Il primo requisito è capire quante casette servono. In parte è stato fatto e in parte no". In conclusione non è dato sapere quando i terremotati potranno lasciare gli alberghi, sulla costa e lontani da casa, per tornare a una vita normale.

Oltre alle casette c'è il problema delle stalle e degli animali, sostentamento per centinaia di aziende. È sempre Errani a raccontare come stanno le cose: "Non esiste che per fare le stalle bisogna metterci tutto questo tempo. Non esiste.

Ora nel decreto ci sono alcune cose che non rispondono a questo problema: anche i sindaci possono diventare soggetto appaltante e attuatore per il provvisorio, ma bisogna darsi un'organizzazione. Decidetevi, decidetelo". In conclusione le stalle saranno pronte quando gli animali potranno tornare al pascolo.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica