Cronache

Terzista di nota griffe evade il fisco: sequestrati beni per 6 milioni di euro

I tre indagati (la titolare di una ditta di Campi Bisenzio e due co-gestori) sono ritenuti responsabili di aver utilizzato fatture false

Terzista di nota griffe evade il fisco: sequestrati beni per 6 milioni di euro

In queste ore, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Firenze, su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari Agnese Di Girolamo, stanno terminando l'esecuzione di un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di conti correnti, beni mobili e immobili per un valore di 6 milioni di euro. Destinatari della misura la titolare (nonché terzista di una nota griffe) di una ditta di Campi Bisenzio (Firenze) e altri due co-gestori e amministratori di fatto. Tutti sono ritenuti responsabili di aver utilizzato fatture false per evadere il Fisco (art. 2 del d.lgs. n. 74/2000). L'indagine, coordinata dal Dott. Fabio Di Vizio (Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Firenze) e condotta dai Finanzieri del Secondo Nucleo Operativo Metropolitano del capoluogo toscano, trae origine da una verifica fiscale a una ditta individuale. La stessa, facente capo a un soggetto di etnia cinese, opera nel settore della produzione di borse e accessori in pelle in qualità di terzista di una famosa griffe attiva su tutto il territorio mondiale e risultata estranea ai fatti.

In particolare, le attività esperite nel corso della verifica hanno evidenziato due distinte condotte da parte della titolare, entrambe accomunate dallo scopo di diminuire i ricavi dischiarati al Fisco derivanti dalla produzione di borse e accessori in pelle. Da una parte l'indagata ha registrato in contabilità costi superiori a quelli effettivamente sostenuti. Dall'altra si è rivolta a soggetti economici "esistenti", ma che di fatto non hanno mai operato, commissionando l'emissione di fatture per operazioni mai avvenute. Avuta evidenza dei reati commessi, i Finanzieri hanno rapportato i fatti alla Procura della Repubblica di Firenze che ha delegato ulteriori accertamenti di polizia giudiziaria. A seguito degli stessi è stato messo in luce il ruolo attivo nella gestione della ditta terzista di altri due individui (parenti dell'indagata) che è sempre rimasta di fatto la "dominus" della ditta. Per tali motivi è stata richiesta all'Autorità Giudiziaria l'adozione della misura del sequestro preventivo per equivalente per l'ammontare complessivo delle imposte evase.

Il G.I.P. Agnese Di Girolamo, accogliendo le richieste del Pubblico Ministero precedente, ha emesso apposito decreto di sequestro preventivo nei confronti di tre indagati, fino a concorrenze dell'importo di più di 6 milioni di euro da eseguirsi sulle somme di denaro percepite/risparmiate presenti sui c/c, sulle cassette di sicurezza nonché sui beni mobili e immobili. Le indagini hanno altresì portato al rinvenimento e alla contestuale confisca di 6 autovetture di cui 4 di lusso (Audi Q5 TDI quattro, Audi A6 3.0 TDI, Range Rover Evoque SD4, Mercedes ML 320), denaro contante per un valore superiore ai 100mila euro, preziosi di varia natura, 25 monete d'oro, lingotti e statuette.

Si sta inoltre procedendo al sequestro di una villa, costituita da 2 immobili, del valore di circa mezzo milione di euro nella disponibilità di uno degli indagati tramite prestanome.

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