Fa ubriacare la sua ragazza e, poi, la violenta con il suo miglior amico. La vittima è una giovane di Treviso che, all'epoca dei fatti, nell'estate del 2013, aveva 15 anni e si trovava in campeggio in Val Pusteria insieme ai genitori.
È qui che la 15enne conosce un ragazzo di un anno più grande, figlio di una famiglia di Bergamo con cui i suoi genitori avevano iniziato un certo legame d'amicizia. Un amore estivo che si protrae fino al luglio 2014 quando lui invita lei a una festa a Bergamo. La sera del 21 luglio il fidanzatino fa ubriacare la ragazza che resta vittima delle sue violenze e di quelle del suo amico. I due, in seguito, si scambieranno anche degli sms in cui si vantano della loro "bravata". La ragazza, come si legge sul Gazzettino, con l'avvocato Sabrina Favaro, ha deciso di costituirsi parte civile nel processo di fronte ai giudici del Tribunale per i minori di Brescia in cui sono imputati di violenza sessuale i due giovani bergamaschi.
Ieri, il loro avvocato, dopo quattro udienze in cui gli imputati hanno respinto ogni accusa, ha chiesto per i suoi assistiti la messa alla prova, che equivale a un riconoscimento di colpevolezza. Una richiesta che permette, attraverso un percorso rieducativo, di cancellare il reato. Il giudice ha rinviato l'udienza a settembre.
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