Cronache

Un topo morto nel cibo in ospedale: "Forse un blitz dei no vax"

L'animale è stato trovato su uno dei vassoi destinati ai pazienti del reparto di medicina oncologica. Indaga la Digos: fra le ipotesi un sabotaggio dei no vax o una vendetta relativa al mancato rinnovo di un subappalto

Un topo morto nel cibo in ospedale: "Forse un blitz dei no vax"

Fatto gravissimo quello avvenuto nel reparto di medicina oncologica del Policlinico di Modena, dove un topo morto è stato rinvenuto su un vassoio di cibo destinato ai pazienti. L'episodio si è verificato lo scorso giovedì 9 settembre, e già si batte la pista "No vax".

Come denunciato dalla stessa Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, il ritrovamento è avvuto durante l'ora di distribuzione dei pasti. Un topo di piccole dimensioni è stato trovato morto sulla pellicola di plastica protettiva che ricopriva una delle pietanze presenti sul vassoio degli alimenti che sarebbero stati distribuiti nella corsia.

Naturalmente la procedura di distribuzione degli alimenti è stata sospesa, il reparto ha informato gli organi preposti e l'azienda ospedaliera ha contattato la Direzione sanitaria, la Direzione Servizi per l’Ospitalità e l'Igiene Ospedaliera. Tutto per comprendere quanto accaduto e risalire ad eventuali responsabilità. Fra le ipotesi, infatti, anche il dolo.

Il servizio di ristorazione dell'ospedale è appaltato a fornitori esterni, che si occupano di gestire la cucina interna del presidio. E si pensa anche ad un sabotaggio o addirittura ad una vendetta. Il caso, intanto, è finito all'interno di un fascicolo relativo a certi episodi di incursione effettuati da parte di alcuni cittadini che protestavano contro l'imposizione del vaccino ed il green pass, già accusati di interruzione di pubblico servizio ed altri reati. Al momento, però, non sono state riportate prove. Un'altra pista, invece, ricondurrebbe a certi malumori dovuti al mancato rinnovo di un subappalto che riguarda le operazioni di pulizia ma anche, in alcuni casi, di distribuzione dei pasti. Il prossimo novembre, infatti, terminerà il subappalto di Cir ed il servizio passerà ad una società altoatesina. "Sulla dispensazione pasti non vi è stato il cambio di appalto ma vi è stato in quello per le pulizie e ci sono operatori che sono coinvolti in entrambi i servizi", ha spiegato Alessandro Santini della Filcams Cgil.

Tutto è da verificare, delle indagini si sta occupando la Digos di Modena, coordinata dalla procura della Repubblica locale. Al vaglio degli inquirenti i filmati ricavati dalle telecamere di videosorveglianza.

Le reazioni

Per il direttore generale Claudio Vagnini si tratta di un fatto gravissimo. "L'azienda è impegnata nell'accertamento delle responsabilità e nell'adozione di tutte le azioni conseguenti anche di natura legale, senza escludere alcuna ipotesi rispetto a quanto accaduto", ha dichiarato a Il Resto del Carlino. "Questo episodio, di cui ci scusiamo, è inaccettabile e non corrisponde ai criteri di cura, attenzione e sicurezza che l'azienda da sempre assicura tramite i suoi professionisti e che pretende dai propri fornitori", ha aggiunto.

Vagnini ha spiegato che da una prima ricostruzione è emerso che il problema non si è verificato durante le operazioni di preparazione dei pasti. La criticità è relativa alla verifica del carrello termo-refrigerato. Si cercano, dunque, uno o più soggetti che possono aver avuto accesso ai locali ed al carrello nei momenti precedenti alla distribuzione del vitto.

L'azienda Cirfood si è subito messa a disposizione per aiutare nelle indagini.

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