Due buste con sospetta polvere esplosiva sono state recapitate al Palazzo di giustizia di Torino, dirette ai sostituti procuratori Roberto Sparagna e Antonio Rinaudo. Sul posto sono subito intervenuti gli artificieri dei carabinieri, per svolgere gli accertamenti necessari. A lanciare l'allarme, nella tarda mattinata, sono stati gli addetti allo smistamento della corrispondenza: hanno notato due plichi sospetti, che sembravano contenere polvere esplosiva e alcuni strani rilievi che lasciavano pensare a possibili circuiti elettrici.
Per motivi di sicurezza il palazzo di giustizia è stato subito blindato e le udienze sospese. Solo l'intervento degli artificieri, che hanno posizionato le buste all'interno del loro furgone, ha permesso il ritorno alla normalità. Per circa un'ora si sono vissuti momenti di apprensione.
I carabinieri hanno accertato che le buste effettivamente contenevano esplosivo: dovrebbe trattarsi di polvere pirotecnica. I cavi formavano un circuito elettrico semplice, con un piccolo legato con un filo al lembo di ciascuna busta. La semplice apertura delle buste avrebbe chiuso il circuito, provocando lo scoppio.
I due
sostituti procuratori destinatari delle missive, Sparagna e Rinaudo, in passato si sono occupati di alcune inchieste molto delicate: dagli attentati dinamitardi degli anarchici Fai, alle inchieste sui No Tav.
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