Torino, arresti e perquisizioni: nel blitz pure la "maestra dell'odio"

Blitz della polizia nelle case dei manifestanti scesi in piazza Torino contro Casapound. Tra loro anche la maestra Lavinia Flavia Cassaro

Torino, arresti e perquisizioni: nel blitz pure la "maestra dell'odio"

C'è anche Lavinia Flavia Cassaro, la cosiddetta "maestra dell'odio", tra le persone che questa mattina hanno subito la visita da parte delle forze dell'ordine. Sette abitazioni di antagonisti e No Tav sono state perquisite nelle indagini per i fatti di Torino di fine febbraio, quando un gruppo di antagonisti cercò lo scontro con la Polizia per impedire a CasaPound di tenere un comizio elettorale.

A confermare la notizia è anche il sito di informazione di area, InfoAut. "Questa la risposta del neo questore di Torino contro chi quel mercoledì sera ha voluto ribadire la propria rabbia contro 'i fascisti del nuovo millennio' asserragliati nell'hotel NH Ambasciatori nella centralissima corso Vittorio Emanuele II", scrivono senza pentimento gli antifascisti. Ma la risposta dello Stato si è fatta sentire. Oltre alle perquisizioni, stamattina sono scattate le manette per due antagonisti, mentre un attivista è finito ai domiciliari e "firme ed altre misure per i restanti compagni". Le accuse sarebbero di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

Non è un caso che il neo questore di Torino si sia mosso rapidamente per accelerare le indagini e le perquisizioni. Gli scontri di febbraio segnarono un balzo non indifferente nella lotta dei centri sociali allo Stato. Durante i tafferugli i No Tav lanciarono bombe carta cariche di bulloni e pezzi di ferro o legno per aumentare la portata dei loro ordigni. Uno di questi esplose e trafisse con una scheggia un agente alla gamba.

Forse ricorderete quanto successo. Quasi un mese l'area antagonista, No Tav e dei dei centri sociali si ritrovò in piazza per urlare il suo dissenzo contro la presenza di Simone Di Stefano in città. Ne scaturirono scontri con le forze dell'ordine, costretta all'uso degli idranti.

Ad urlare più di tutti fu Lavinia Flavia Cassaro, maestra elementare in città, il cui "dovete morire" rivolto contro gli agenti in tenuta anti-sommossa ha indignato l'intero Paese. Su di lei ora pende una indagine e il ministero dell'Istruzione ha aperto un provvedimento disciplinare.

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