Torino, il panico alla finale di Champions 2017 forse scatenato da uno spray al peperoncino

Al vaglio del procuratore capo di Torino Armando Spataro anche l'ipotesi che a scatenare il panico sia stata una rapina con lo spray al peperoncino

Torino, il panico alla finale di Champions 2017 forse scatenato da uno spray al peperoncino

La notte da incubo della finale di Champions League 2017 in piazza San Carlo a Torino, quando il fuggi-fuggi della gente in preda al panico provocò la morte di una donna e il ferimento di altre 1526 persone schiacciate dalla folla impazzite, potrebbe essere stata innescata da una rapina con uno spray al peperoncino.

Questa è l'ipotesi al vaglio, fra le altre, degli investigatori coordinati dal procuratore capo di Torino Armando Spataro. Sulla scrivania del procuratore del capoluogo piemontese, racconta infatti La Stampa, giacerebbe infatti un fascicolo con una ricostruzione inedita: mentre decine di migliaia di persone stavano in piazza con gli occhi incollati ai maxischermi, alcuni ragazzi sarebbero andati a caccia di portafogli e telefonini da rubare.

Rapine effettuate con spray al peperoncino che poi avrebbero scatenato il panico fra la gente. Si tratterebbe di una tecnica già impiegata dai ladri per commettere rapine in luoghi aperti e affollati come concerti e manifestazioni di massa: lo spray è molto facile da comprare e ha un basso costo di acquisto. Ora gli investigatori della Digos torinese lavoreranno alla ricerca di eventuali tracce di peperoncino sugli abiti e sugli accessori di chi era in piazza quella sera maledetta.

Fra gli indagati per i fatti di quella notte ci sono anche il

sindaco Chiara Appendino, il prefetto Renato Saccone, l’ex questore Angelo Sanna e svariati funzionari di Comune e questura, oltre ai componenti della Commissione di vigilanza e agli organizzatori della manifestazione.

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