Cronache

Evasione dal carcere di Avellino, ancora in fuga due detenuti

Uno di loro, 45enne di origine albanese, è stato catturato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Avellino, mentre tentava di allontanarsi dal carcere

Evasione dal carcere di Avellino, ancora in fuga due detenuti

Clamorosa fuga dal carcere di Bellizzi di Avellino da parte di tre migranti. Il fatto è accaduto la notte del 11 gennaio. Secondo le prime ricostruzioni gli evasori per fuggire si sono calati da una finestra con delle lenzuola annodate e poi hanno attraversato il muro di cinta. Un piano di fuga in perfetto stile hollywoodiano che ha come tre protagonisti, un 45enne di origine albanese, un 40enne nordafricano (Kilifi Hassin) e un 22enne romeno (Mociani Florin), che erano detenuti nella prima sezione penale. L'albanese è stato catturato dai carabinieri della sezione Radiomobile della compagnia di Avellino dopo pochi minuti dalla sua fuga. Mentre al momento si sono perse le tracce degli altri due fuggiaschi. Un imponente spiegamento di forze dell'ordine in queste ore sta perlustrando tutto il territorio attraverso posti di blocco sulle strade principali e controlli a tappeto nei bus e treni in partenza di Avellino.

Il carcere di Bellizzi Irpino torna protagonista nelle pagine di cronaca. Circa un anno fa dei detenuti avevano pubblicato sui canali social immagini delle celle con sottofondo di canzoni neomelodiche. Immancabili le dediche e saluti a parenti e amici. Scene di vita nel carcere documentate da degli smartphone - sequestrati a seguito dello scandalo - in possesso a dei camorristi.

Il sindacato di Polizia Penitenziaria: "Più risorse per i controlli"

Il presidente del sindacato di Polizia Penitenziaria Uspp, Giuseppe Moretti, e il segretario regionale della Campania, Ciro Auricchio, sottolineano in una nota che “i detenuti vanno rieducati offrendo loro telefonini, lavoro e umanizzazione della pena, che già esistono nel vigente ordinamento penitenziario. Non pensare di dotare la polizia Penitenziaria di idonee risorse umane e strumentali – aggiungono – significa essere miopi rispetto a chi fa spregio delle leggi e delle regole penitenziarie e favorire colpevolmente evasioni e disordini ormai all'ordine del giorno.

Da tempo – concludono – denunciamo lo stato di abbandono delle carceri in Campania sia in termini di personale – mancano 600 agenti di polizia penitenziaria in regione – sia in termini di strumenti tecnologici avanzati”.

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