«Papà, ma quando finiscono queste vacanze?» mi chiede mia figlia di sei anni. E mi fa una grande tenerezza. Perché non ne può più, e vorrebbe tornare a scuola. E non è che non ne può più solo lei, non ce la fa più nessuno. Lei giustamente, da giugno a oggi, si è rotta le palle, sempre casa e mare, mare e casa, castelli di sabbia tutti i giorni, bagni tutti i giorni, sole tutti i giorni, creme protettive tutti i giorni, c'è un limite di sopportazione anche per i bambini. Ma intorno ai poveri bambini c'è tutta una folla di gente isterica. I genitori, che si barcamenano tra lavoro e gestione dei figli. Perché mica i genitori hanno tre mesi di ferie. I nonni, a cui vengono lasciati quando la mamma non può, fanno il possibile. La baby sitter, se come noi te la puoi permettere altrimenti sei fregato, è l'unica a cui in realtà dovrebbe andare bene, perché siccome siamo in Toscana e non a Roma in trasferta prende il doppio, ma di fatto è isterica pure lei. Ognuno, per motivi suoi, è sull'orlo di una crisi di nervi. Tutto questo di fronte a un dato di fatto contraddittorio: i genitori, ammesso lavorino entrambi, hanno al massimo un mese di ferie all'anno, i bambini stanno in vacanza circa tre mesi. E qualsiasi vacanza che duri tre mesi non è più una vacanza, diventa un lavoro, una noia. Io, ogni mattina, assisto a delle manovre da suicidio: prendi i secchielli, prendi le palette, prendi le Barbie, prendi il salvagente, carica tutto nella macchina, per poi partire verso il mare, perché ai bambini fa bene il mare, vanno portati al mare. Che scientificamente è una stronzata, sappiatelo: bastano pochi minuti al mare per assumere la quantità di iodio benefica per l'organismo (di cui la maggior parte si assume con l'alimentazione), il resto è perché vi costringete a starci voi, al mare, ragioni salutistiche non ci sono. È da metà giugno che va avanti questa routine, e durerà fino a settembre. I genitori si stressano, i nonni fanno quello che possono, gli unici per cui è una pacchia, sebbene non si possa dire, altrimenti apriti cielo, sono gli insegnanti. I quali si lamentano perché gli stipendi sono troppo bassi.
Però le ferie sono le più lunghe in assoluto, e loro ti rispondono che devono prepararsi le lezioni per l'anno che viene. Che sono le stesse degli anni passati, se ancora non le hanno imparate questi insegnanti sono veramente tonti.
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