Cronache

Vacanze, l'Italia è la meta più cara del Mediterraneo

Superato lo spread finanziario, a frenare gli incassi turistici in Italia è il sovrapprezzo che i vacanzieri nazionali e stranieri devono pagare nel Belpaese

Vacanze, l'Italia è la meta più cara del Mediterraneo

Le partenze sono decisamente in aumento. Peccato che le vacanze degli italiani nell’estate del 2014 siano all'insegna del low cost. Sebbene il numero degli italiani che si concederanno una vacanza (24 milioni) sia salito del 6% rispetto al 2013, a dettare l'agenda sarà la rafficara di rincari che da quest'anno rendono il Belpaese la meta più cara di tutta Europa. Secondo una analisi della Coldiretti elaborata sulla base dei dati Eurostat del 2013, la spesa per hotel e ristoranti è superiore del 10% rispetto alla media europea e si classifica come la più elevata tra le diverse mete del mediterraneo. Superato lo spread finanziario, infatti, a frenare gli incassi turistici in Italia è il sovrapprezzo che i vacanzieri nazionali e stranieri devono pagare nel Belpaese.

Si parte, ma la spesa deve rimanere sotto controllo. Il 44% del campione intervistato da Coldiretti-Ixè stima di spendere meno di 500 euro a persona per la vacanza. Il 35% delle famiglie spenderà tra i 500 e i mille euro a persona, il 9% tra i mille e i duemila, appena il 4% oltre i duemila euro. Sono più negative le previsioni delle associazioni dei consumatori. Secondo Adusbef e Federconsumatori, infatti, ben il 79% delle famiglie italiane che andrà in vacanza spenderà meno di mille euro. Le prime vittime della ’strettà sembrano essere gli alberghi: solo il 28% pernotterà in un hotel, mentre le soluzioni in appartamento, in affitto, in case di proprietà o da amici, valgono il 50% del totale. Un 7% sceglierà i bed & breakfast e un altro 7% i villaggi turistici. La spesa si taglia anche con la durata del viaggio. Il 43% degli italiani andrà in vacanza per meno di una settimana, il 33% da una a due settimane, il 15% da due a tre settimane e solo il 9% per più di tre settimane. Tra le destinazioni vince il mare, scelto dal 71%, seguito dal 18% per montagna e dal 6% per le città. "Dal 2008 - spiegano gli analisti della Coldiretti - la spesa familiare per le vacanze estive è scesa del 25%".

A incidere sulla spesa famigliare, però, non è solo la pesante recessione economica che da un quinquennio abbondante affligge gli italiani. Nonostante la crisi economica i conti che i turisti devono pagare per mangiare fuori e alloggiare in Italia sono nettamente superiori rispetto alle mete concorrenti del Mediterraneo. La destinazione più conveniente per hotel e ristoranti è, infatti, il Montenegro dove si paga il 37% in meno rispetto alla media comunitaria, seguito dalla Croazia con il 26% in meno, dal Portogallo dove il risparmio è del 23% e dalla Turchia dove il conto è inferiore del 22% rispetto alla media europea. "Il confronto - continua la Coldiretti - è pesante anche con Paesi tradizionalmente rivali dell’Italia come la Grecia dove l’esborso per ristorazione e alloggio è inferiore del 12% e la Spagna che costa il 9% in meno della media". Il gap nazionale trasmette purtroppo i suoi effetti sui flussi turistici internazionali. Secondo i dati dell’Unwto World Tourism Barometer del 2013, infatti, l'Europa rimane una delle destinazioni preferite del turismo internazionale con il flusso di viaggiatori da tutto il mondo in Europa che è aumentato del 5% nel 2013, con i migliori risultati registrati nell’Europa centrale e orientale (+7%) e dai Paesi del Sud e del Mediterraneo (+6%).

538em;">A salvare l’Italia le ricche di attrazioni dal punto di vista culturale, paesaggistico, ambientale ed enogastronomico.

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