Cronache

Mascherine, Dad e positivi: tutte le regole per il rientro a scuola

Il Ministero dell'Istruzione ha inviato alle scuole un vademecum con le principali indicazioni da seguire per il ritorno in classe al fine di contrastare la diffusione del Covid-19

Mascherine, Dad e positivi: tutte le regole per il rientro a scuola

Nella giornata di oggi il Ministero dell'Istruzione ha inviato alle scuole un vademecum con le principali indicazioni per il contrasto della diffusione del Covid-19 in ambito scolastico in vista dell'avvio dell'anno 2022/2023. All’interno del documento vi è la sintesi dei documenti che sono stati elaborati dall'Istituto Superiore di Sanità durante le scorse settimane, già inviati alle strutture scolastiche e ai loro dirigenti, e la normativa vigente.

In particolare, il vademecum in questione, che è visibile anche sul sito del Ministero, contiene una sezione con le principali domande e risposte sulla gestione di eventuali casi di positività, la didattica digitale integrata, gli alunni ritenuti soggetti fragili, in risposta alle domande arrivate fino a questo momento dalle scuole. Inoltre, viene precisato che resta sempre attivo, per ogni richiesta di chiarimento, il servizio di help desk amministrativo contabile, ovvero il canale ufficiale di assistenza, consulenza e comunicazione tra l'Amministrazione e le Istituzioni scolastiche. La lettera del Ministero dell'Istruzione è stata inviata alle istituzioni scolastiche ed educative statali e non statali paritarie di ogni ordine e grado, oltre che agli Uffici scolastici regionali in vista dell'avvio dell'anno scolastico 2022-2023. Tale documento arriva dopo le indicazioni che erano già state inviate tramite mail il 5 e il 12 agosto scorsi.

Nel vademecum viene spiegato che si cerca di adottare "strategie di mitigazione" con l'obiettivo di "garantire la frequenza scolastica in presenza" e "prevedere il minimo impatto delle misure di mitigazione sulle attività scolastiche". Le misure sono però uno strumento utile non solo contro il Covid-19, ma anche contro altre infezioni, come il virus influenzale.

Alunni con sintomi respiratori di lieve entità senza febbre

Agli studenti con sintomi respiratori di lieve entità che non hanno febbre è consentito stare in classe, come si legge nel documento. Nei bambini il solo raffreddore è condizione frequente e non può essere sempre motivo di non frequenza o di allontanamento dalla scuola in assenza di febbre. Lo stesso vale anche per gli studenti di I e II ciclo di istruzione, che possono frequentare in presenza indossando mascherine chirurgiche/FFP2 fino a risoluzione dei sintomi e avendo cura dell'igiene delle mani e dell'osservanza dell'etichetta respiratoria. Invece, nel caso in cui la sintomatologia sia compatibile con il Covid-19 (sintomi respiratori acuti con difficoltà respiratorie, vomito, diarrea, perdita del gusto e dell'olfatto, cefalea intensa), se la temperatura corporea è superiore a 37,5 gradi e se il tampone è positivo, agli alunni non è consentita la permanenza in classe.

Alunni positivi possono seguire l'attività scolastica nella modalità della didattica digitale integrata?

No, non possono. Viene spiegato che la normativa speciale per il contesto scolastico legata al virus SARS-CoV-2, che consentiva la modalità della didattica digitale integrata, ha concluso i propri effetti con la fine dell'anno scolastico 2021/2022.

Cosa fare se ci sono casi positivi?

Si deve fare una distinzione tra casi sospetti e confermati; oltre a specificare anche i casi dei soggetti che sono entrati in contatto con persone contagiate. Per quanto riguarda la gestione dei casi sospetti: il personale scolastico, i bambini o gli studenti che presentano sintomi indicativi di infezione da Covid-19 vengono ospitati nella stanza dedicata o area di isolamento, che è stata predisposta appositamente e, nel caso siano bambini o alunni minorenni, devono essere quanto prima avvisati i genitori. Il soggetto in questione raggiungerà la propria abitazione dove seguirà le indicazioni.

Per quanto riguarda invece la gestione dei casi confermati: al momento le persone risultate positive al test diagnostico per SARS-CoV-2 vengono sottoposte alla misura dell'isolamento. Per poter rientrare in classe è necessario avere un test con esito negativo, molecolare o antigenico, effettuato al termine dell'isolamento. Infine, per i soggetti che sono stati in contatto con casi positivi non sono previste misure speciali per il contesto scolastico. In questo caso vengono applicate le regole generali previste per i contatti di casi Covid-19 confermati come indicate dalla Circolare del Ministero della Salute dello scorso 30 marzo.

Gli studenti vengono controllati prima di accedere a scuola?

Per accedere a scuola gli studenti e il personale non saranno sottoposti a nessun controllo. Solo nel momento in cui un alunno o il personale scolastico dovessero presentare sintomi riconducibili al Covid verrebbero ospitati nella stanza dedicata.

Misure di tutela particolari per i lavoratori

Il personale che è a rischio di sviluppare forme severe di Covid-19 utilizza i dispositivi di protezione respiratoria del tipo FFP2 e i dispositivi per la protezione degli occhi forniti dalla scuola in base alle indicazioni del medico competente. Anche il personale che vuole proteggersi con un DPI può utilizzare un dispositivo di protezione respiratoria del tipo FFP2 e anche dispositivi per la protezione degli occhi.

Misure di tutela particolari per gli alunni fragili?

Come si legge nel documento: “I genitori degli alunni/bambini che a causa del virus SARS-CoV-2 sono più esposti al rischio di sviluppare sintomatologie avverse comunicano all'Istituzione scolastica tale condizione in forma scritta e documentata, precisando anche le eventuali misure di protezione da attivare durante la presenza a scuola. A seguito della segnalazione ricevuta, l'Istituzione scolastica valuta la specifica situazione in raccordo con il Dipartimento di prevenzione territoriale ed il pediatra/medico di famiglia per individuare le opportune misure precauzionali da applicare per garantire la frequenza dell'alunno in presenza ed in condizioni di sicurezza".

In ogni caso, restano buone norme l'igiene delle mani e la cosiddetta etichetta respiratoria, ovvero quella che fa riferimento a come gestire correttamente gli starnuti e i colpi di tosse; l'utilizzo di dispositivi di protezione respiratoria, FFP2 e protezione per gli occhi per il personale scolastico a rischio e per gli alunni a rischio, I e II ciclo; il ricambio frequente d'aria e la qualità dell'aria. Resta comunque obbligatoria sia la sanificazione ordinaria che quella straordinaria. La prima sarà periodica, mentre l’altra verrà fatta in presenza di uno o più casi confermati. Viene inoltre specificato che i giochi utilizzati dai bimbi dopo la sanificazione devono essere lavati e lasciati ad asciugare.

I compiti del dirigente scolastico

Come previsto dal decreto del presidente del Consiglio dello scorso 26 luglio, il dirigente scolastico richiede alle Autorità competenti (Dipartimenti di prevenzione delle ASL e ARPA) di effettuare le attività preliminari di monitoraggio della qualità dell'aria e di individuazione delle soluzioni più efficaci da adottare. In base agli esiti verranno messe in campo le indicazioni previste dalla normativa vigente

Monitoraggio Covid ancora valido?

Il monitoraggio per valutare gli impatti che la diffusione del virus ha su tutti i gradi del sistema educativo di istruzione e di formazione è ancora valido.

Più avanti verranno inviate “alle Istituzioni scolastiche le istruzioni operative per la compilazione della rilevazione che verrà resa disponibile prima dell'inizio delle lezioni".

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