Bum! A bruciapelo Vasco Rossi piomba sui social e rivela il volto di Silvia, la protagonista della sua prima canzone. «Eccola la Silvia», ha scritto su Instagram a corredo delle due foto di una ragazza giovane, la prima con gli occhi sognanti, la seconda con un abitino da liceale. «Jenny e Silvia compiono 43 anni» ha scritto lui.
15 giugno 1977: Vasco Rossi pubblica il suo primo 45 giri che contiene appunto i brani Jenny, ossia una versione abbozzata della successiva Jenny la pazza, e Silvia. «Sono le prime canzoni, quelle riuscite meglio, sono anche finite nel balletto della Scala», si è lasciato sfuggire con un po' (tanto) ottimismo. E poi: «Ispirazione cantautorale, personaggi di fantasia: o meglio, reali, ma che non conoscevo bene, così c'era più spazio per la fantasia». Quarantatré anni fa, Vasco era il deejay di Punto Radio e, stuzzicato anche da Gaetano Curreri, realizza il primo disco a 45 giri (allora si faceva così). Tutto molto improvvisato difatti l'etichetta discografica è la Borgatti Music, conosciuta più che altro per la produzione di musica per ballo liscio. Vasco è un'altra cosa, anche se questi brani ne lasciano intuire soltanto in parte le sue grandiosi potenzialità. «Silvia abitava vicino a casa mia (a Zocca, ndr) e ne avevo un'immagine soltanto mia, come Albachiara. Una ragazzina di 14 anni nel momento in cui esplode la vita e da bambina diventa adolescente. Ed è venuto fuori questo delizioso ritratto. Vista sempre con gli occhi del cantautore». Ah, nostalgia canaglia, Vasco non si risparmia complimenti: «E già lì si vedeva il mio stile a pennellate, immagini, invece di un racconto. Lei che si sveglia, una serie di scatti, un tratto un po' impressionista». Di più: «Uno sbocciare delicato, dove gli ormoni diventano fiori.
Ero anche dalla sua parte quando si metteva il rossetto e la mamma non voleva. Se fossi stato una femmina, a quell'età mi sarei comportato come lei. Racconto queste cose perché ho una parte femminile importante, sono cresciuto in mezzo alle donne delle famiglia, la mamma e le zie: l'Espedita, l'Iliana, la Rosanna e l'Ivana». Confessioni a cuore aperto. Per capirci, in Silvia (che oggi è una psicologa) c'è l'adolescenza femminile disegnata dalla pudica fantasia di un maschio, con i tratti ancora ingenui e fortemente legati ai vincoli familiari.
Un Vasco molto diverso da C'è chi dice no o gli Spari sopra e ancora meno malizioso e provocatorio di Albachiara. Insomma un artista che 43 anni fa era ancora nell'infanzia della sua carriera e neppure si immaginava che cosa (gli) sarebbe successo.
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