Vaticano, Papa Francesco ha ricevuto il premier Conte

Nel corso della mattinata di oggi, Papa Francesco ha incontrato il premier Giuseppe Conte. Poi l'incontro con Monsignor Paglia

Vaticano, Papa Francesco ha ricevuto il premier Conte

Nel corso della mattinata di oggi, Papa Francesco ha avuto modo di ricevere in udienza il premier italiano Giuseppe Conte.

La comunicazione relativa al summit tra i due, come ripercorso pure dall'Agi, è stata registrata sul bollettino ufficiale della Santa Sede, nel quale è stato riportato quanto segue: "Il Santo Padre Francesco ha ricevuto questa mattina in Udienza S.E. il Signor Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana". Considerando come il Vaticano abbia sospeso le udienze pubbliche del pontefice argentino sino a data da destinarsi, si può parlare di una sorta di strappo alla regola che può essere derivato dalla necessità di un confronto approfondito tra il Santo Padre ed il presidente del Consiglio sullo stato delle cose inerenti alla pandemia dovuta al Covid-19.

Anche mons.Vincenzo Paglia, il vertice dell'Accademia per la Vita, ha incontrato il vescovo di Roma poco fa. Il Covid-19, del resto, costringe l'umanità a porsi una serie di quesiti bioetici cui la Santa Sede sta rispondendo in maniera certosina. Nella sua lettera più recente, Jorge Mario Bergoglio ha scritto che "I governi che affrontano la crisi in questo modo mostrano la priorità delle loro decisioni: le persone prima di tutto. Sarebbe triste se scegliessero il contrario, che porterebbe alla morte di molte persone, una specie di genocidio virale". A riportare i contenuti della missiva è stata l'agenzia Lapresse, che ha specificato come la lettera fosse destinata ad un giudice che coordina un organismo panamericano. Ma le parole del Papa, come accade di consueto, valgono per tutti i fedeli.

La persona ed i diritti umani, per la dottrina cristiano-cattolica, non possono mai passare in secondo piano. E questo assunto prescinde dalle circostanze economico-finanziarie, dunque anche dallo spettro di una recessione globale. L'ex arcivescovo di Buenos Aires ha voluto porre un accento su un aspetto, quest'ultimo, che può non essere più scontato.

Durante questa fase, Bergoglio ha però rimarcato anche l'essenzialità di programmare un "dopo". Il gesuita, nella lettera, ha anche elogiato l'azione di alcuni esecutivi. Quelli che "...hanno intrapreso un'azione esemplare con priorità ben definite per difendere la popolazione".

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