Cronache

Vessava madre e sorelle "troppo occidentali": allontanato straniero

Un ventunenne extracomunitario è stato sottoposto al divieto di avvicinamento alla madre e alle sorelle: le maltrattava e le ricopriva di insulti per "ragioni prevalentemente culturali", in quanto non approvava il loro stile di vita "troppo occidentale"

Una volante dei carabinieri (foto di repertorio)
Una volante dei carabinieri (foto di repertorio)

Avrebbe sottoposto quotidianamente a vessazioni, insulti e maltrattamenti le tre donne con le quali viveva, ovvero la madre e le due sorelle. Il motivo? Sulla base di quanto emerso dalle indagini, sarebbe di matrice prettamente culturale: tutte e tre conducevano uno stile di vita a suo dire troppo "occidentale" ed emancipato, che lui evidentemente non approvava in nessun punto. Protagonista della vicenda che arriva da Bologna è un ragazzo extracomunitario di ventuno anni, il quale a seguito dei fatti a lui contestati è stato sottoposto all’allontanamento dalla casa familiare e al divieto di avvicinamento alle persone offese.

L'episodio, riportato dai media locali, risale alle scorse ore. Stando a quanto ricostruito dai carabinieri del capoluogo dell'Emilia Romagna dopo la segnalazione, all'origine delle azioni del giovane ci sarebbero "ragioni prevalentemente culturali". Quest'ultimo non avrebbe infatti accettato di buon grado il fatto che le familiari mostrassero atteggiamenti differenti da quelli previsti dalla sua cultura d'origine. Le parenti si erano evidentemente ormai ben integrate nella società occidentale, per un aspetto che l'uomo non riusciva con tutta probabilità a digerire. E sempre secondo gli inquirenti, sarebbe stato proprio questa ragione a scatenare i suoi scatti d'ira quotidiani: la mamma di quarantaquattro anni e le sorelle (tutte e due maggiorenni) erano infatti spesso bersaglio di veri e propri episodi di violenza. Soprattutto verbale.

La testimonianza ai carabinieri

Le tre venivano sovente ricoperte di insulti e maltrattate per ogni inezia, anche quando decidevano ad esempio di uscire di casa autonomamente per qualche commissione. Sembra che in alcuni frangenti siano state anche vittime di percosse da parte sua, ma le forze dell'ordine stanno continuando ad indagare per definire il quadro nella sua totalità e potrebbero esserci sviluppi a breve. Di certo c'è che è stata la sorella maggiore a far sì che la storia venisse alla luce: dopo l'ennesima aggressione subita, la ragazza si è decisa a recarsi presso la stazione dei carabinieri di Bologna Navile (quella del quartiere più vicino al loro luogo di residenza) per denunciare il fratello che, pericoloso e fuori controllo, non sarebbe stato più in grado di mantenere una condotta pacifica all’interno del nucleo familiare.

E i militari dell'Arma, dopo aver raccolto la sua testimonianza, hanno provveduto ad intercettare lo straniero.

E su disposizione del giudice per le indagini preliminati del Tribunale di Bologna, non potrà adesso avvicinarsi più alle tre persone in questione, dalle quali dovrà tenersi ad una distanza minima di almeno cinquecento metri.

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