Coronavirus

Tutte le regole da seguire prima delle partenze

L’Ecdc e l’Easa hanno aggiornato le linee guida sui viaggi in aereo in Europa. Previste eccezioni per chi proviene da aeree considerate a rischio

Tutte le regole da seguire prima delle partenze: la guida definitiva

Continua il lento ritorno alla normalità anche nel settore dei trasporti dopo il lungo e difficile periodo segnato dall’emergenza sanitaria. Le novità riguardano chi deve prendere un aereo in Europa. Il viaggiatore completamente vaccinato o guarito dal Covid da meno di sei mesi non dovrà più sottoporsi a tamponi o a quarantene all’arrivo. Restano, invece, altre misure come l’obbligo di indossare la mascherina in tutte le fasi del viaggio ed il distanziamento di almeno un metro ma non a bordo dei velivoli dal momento che i filtri dell’aria "Hepa" riducono il rischio di contagio. Devono essere inoltre osservate anche le misure di igiene delle mani e delle vie respiratorie.

Sono queste le nuove indicazioni fornite dal Centro europeo per il controllo e la prevenzione della malattie (Ecdc) e dall'Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) che ieri hanno aggiornato la "Covid-19 Aviation Health Safety Protocol", la guida con le regole per i viaggi in aereo nel Continente.

Le nuove disposizioni sono raccomandate per i voli all'interno dell'Ue ma anche per i viaggi da e verso Paesi terzi. Le raccomandazioni non sono, però, vincolanti per gli Stati membri in quanto la salute è una competenza esclusiva delle singole Nazioni ma, come si legge nella presentazione del protocollo, "si spera che i Paesi di tutta Europa le adottino in modo da garantire l'armonizzazione e la ripresa sicura del trasporto aereo e del settore turistico".

Le eccezioni

L'unica eccezione riguarda chi proviene da aree considerate a rischio. Nel documento si specifica, infatti, che ai viaggiatori si può risparmiare il test o l’isolamento "a meno che non provengano da un’area ad altissimo rischio o in cui circola una variante che desta preoccupazione".

Sono molte le misure, introdotto oltre un anno fa, confermate nel protocollo di 42 pagine. Tra queste vi è il suggerimento di far entrare al terminal soltanto i passeggeri che devono esibire all’ingresso la loro prenotazione o la carta d’imbarco. In altre parole eventuali accompagnatori devono stare fuori.

I bambini

Nello stesso documento si indica di non sottoporre al tampone i minori di 12 anni. Ma su questo punto non c’è convergenza tra gli Stati. La Grecia, ad esempio, prevede il test a chi ha almeno 6 anni mentre la Francia lo impone a quanti hanno almeno 11 anni.

Le raccomandazioni

Il protocollo raccomanda ai viaggiatori di tenersi sempre aggiornati sulle regole anti-contagio in vigore nei vari Paesi e consiglia di controllare le informazioni sul proprio itinerario prima di arrivare all'aeroporto di partenza. L’obiettivo è quello di ridurre i tempi di attesa e, quindi, le code negli scali. Nel documento viene consigliato ai viaggiatori di ridurre l’utilizzo delle bocchette individuali dell’aria condizionata così da contenere una eventuale dispersione delle goccioline.

Il Green pass

Dopo mesi di discussioni il Green pass, il certificato per agevolare la libera circolazione in sicurezza dei cittadini nell'Ue, è online già da ieri dopo il via libera del premier Mario Draghi al nuovo dpcm.

Tutte le informazioni riguardanti il documento le si possono trovare nel sito del governo dedicato alla certificazione. Il Green pass è una certificazione digitale e stampabile che contiene un codice a barre bidimensionale (QR Code) e un sigillo elettronico qualificato. In Italia, viene emessa soltanto attraverso la piattaforma nazionale del ministero della Salute. La certificazione attesta una delle seguenti condizioni: essersi sottoposti alla vaccinazione, essere negativi al test molecolare o antigenico rapido nelle ultime 48 ore, essere guariti dal Covid-19 negli ultimi sei mesi.

Il documento può essere richiesto in Italia per partecipare a eventi pubblici, per accedere a residenze sanitarie assistenziali o altre strutture, spostarsi in entrata e in uscita da territori classificati in "zona rossa" o "zona arancione". Dal prossimo 1 luglio la Certificazione verde sarà valida come EU digital COVID certificate e renderà più semplice viaggiare da e per tutti i Paesi dell'Ue e dell’area Schengen. La Commissione europea ha creato una piattaforma tecnica comune per garantire che i certificati emessi dagli Stati, della durata di un anno, possano essere verificati in tutta l'Ue.

Da specificare che il Green Pass non è un documento di viaggio ma è uno strumento che assicura la piena libertà di movimento sul territorio dell’Unione per quanti avranno un certificato nazionale valido. Gli Stati membri non possono imporre ulteriori restrizioni ai viaggi, come ad esempio l’obbligo di tampone e quarantena, a meno che tali misure esse non siano necessarie e proporzionate per tutelare la salute pubblica.

Come ottenere il Green pass

In Italia è il ministero della Salute a rilasciare la Certificazione verde attraverso la Piattaforma nazionale. Dopo la vaccinazione oppure un test negativo o, ancora, la guarigione dal Covid-19 la Certificazione viene emessa automaticamente in formato digitale e stampabile dalla Piattaforma nazionale.

Quando la Certificazione sarà disponibile, il soggetto riceverà un messaggio via sms o tramite email contenente un codice di autenticazione (AUTHCODE) e brevi istruzioni per recuperare la certificazione. Si può acquisire la Certificazione anche in modo autonomo su altri canali. Ad esempio sullo stesso sito con accesso tramite identità digitale (Spid/Cie) o con tessera sanitaria in combinazione con il codice univoco ricevuto via sms o email.

Si può prendere il documento anche attraverso il Fascicolo sanitario elettronico, con le modalità previste nella tua Regione di assistenza, o l’App Immuni. In quest’ultimo caso si deve entrare nelll’apposita sezione "EU digital COVID certificate" visibile nella schermata iniziale della App. Per ottenere la Certificazione sarà necessario inserire le ultime 8 cifre del numero identificativo della tessera sanitaria, la data di scadenza della stessa, uno dei codici univoci ricevuti con il tampone molecolare (Cun), il tampone antigenico rapido (Nrfe), il certificato di guarigione (Nucg). In alternativa è possibile inserire l’AUTHCODE ricevuto via sms o e-mail. La Certificazione viene mostrata a video e il QR code può essere salvato nel dispositivo mobile in modo che possa essere visualizzato anche in modalità offline.

I controlli

La Certificazione contiene un QR Code con le informazioni essenziali. Agli operatori autorizzati al controllo basta mostrare tale codice sia nella versione digitale che in quella cartacea. La privacy sarà salvaguardata. Se il certificato è valido, infatti, il controllore vedrà soltanto un segno grafico sul proprio dispositivo mobile ed i dati anagrafici del soggetto titolare del documento.

L’emissione della Certificazione è gratuita per tutti. Potrebbe capitare che una persona possa non essere in possesso degli strumenti digitali. Nessun problema. Si può recuperare il certificato sia in versione digitale sia cartacea con la tessera sanitaria e con l’aiuto di un intermediario che può essere un medico di medicina generale, un pediatra di libera scelta o un farmacista che potranno accedere con le proprie credenziali al Sistema tessera sanitaria così da recuperare la Certificazione verde Covid-19. In questo caso, però, serviranno il codice fiscale e i dati della tessera sanitaria del soggetto.

Viaggi extra-Ue

Regole diverse possono essere previste per i viaggi nei Paesi al di fuori della Ue. In questo caso si consiglia di consultare il sito "viaggiare sicuri" del ministero degli Esteri.

Le regole possono cambiare in base all’evoluzione della situazione sanitaria.

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