Coronavirus

Il viaggio del virus nel corpo. Così danneggia diversi organi

Science "disegna" la mappa dei danni del virus: dai polmoni al sangue e al cervello, fino agli occhi e alle dita dei piedi

Il viaggio del virus nel corpo. Così danneggia diversi organi

"Questa malattia non è solamente una infezione polmonare, ma qualcosa di molto più complesso". Ad affermarlo, questa mattina a Radio Anch'io, è il virologo Giorgio Palù che ha definito il Covid-19 come "una infiammazione generalizzata che colpisce vari organi che vanno dall'endotelio al cuore, ai reni, addirittura anche al sistema nervoso centrale". Un quadro che sembra poter essere ulteriormente aggravato dalle tromboembolie che si formano nei soggetti malati.

Stando ai diversi studi riguardanti la pandemia globale, sembra che il Sars-CoV-2 possa danneggiare, oltre ai polmoni, anche altri organi, dal cuore ai reni, fino al cervello e alle dita dei piedi. A tracciare una mappa del viaggio che fa il virus all'interno del corpo umano è un'articolo pubblicato sulla rivista Science, che si riferisce al 5% dei pazienti che si ammalano gravemente.

L'infezione del Sars-CoV-2

L'infezione può avvenire quando una persona infetta espelle goccioline di saliva, con un colpo di tosse o uno starnuto, che vengono inalate da un'altra persona. Così, il nuovo coronavirus entra nel naso e nella gola, ricchi del ricettore Ace2, in grado di far penetrare il virus nelle cellule. Se il sistema immunitario non interviene per fermare l'invasione, il virus "marcia" verso la trachea e i polmoni. La reazione delle cellule immunitarie colpisce il virus, uccidendo quelle che sono state infettate e lasciando liquido e detriti di cellule morte che possono depositarsi negli alveoli. Quando il virus attacca il sistema respiratorio può provocare la polmonite, i cui sintomi sono quelli noti della febbre, della tosse e della difficoltà respiratoria. In casi gravi, il Sars-CoV-2 può causare danni profondi ai polmoni, fino a portare alla morte. Ma ora diversi studi mostrano che altri organi potrebbero subire gli attacchi del virus o della risposta immunitaria dell'organismo, che rischia di essere eccessiva. Si tratta della "tempesta di citochine" descritta da diversi scienziati, che porta le cellule immunitarie ad attaccare oltre al virus anche i tessuti sani.

Il cuore

Secondo ricerche recenti, il virus potrebbe attacare anche il cuore e i vasi sanguigni, nonostante non siano ancora chiare le modalità. Uno studio cinese, però, aveva documentato la presenza di danni cardiaci nel 20% dei 416 pazienti ricoverati in un ospedale per Covid-19 a Wuhan. Se il virus prendesse davvero di mira i vasi sanguigni si potrebbe anche spiegare "perché i pazienti con danni preesistenti a tali vasi, ad esempio da diabete e ipertensione, rischino di sviluppare la malattia in modo più grave". Non è ancora chiaro il motivo dei danni cardiovascolari: un'ipotesi è legata alla presenza di ricettori Ace2 nel rivestimento di cuore e vasi sanguigni, mentre un'altra indica la tempesta di citochine come possibile causa. L'infezione potrebbe portare anche alla coagulazione del sangue, che rischia di provocare tromboembolie, peggiorando un quadro già grave: "È probabile che i coaguli di sangue siano un attore importante nella gravità e della mortalità nella malattia da Covid-19", afferma Behnood Bikdeli.

I reni

"Una frazione del virus probabilmente attacca il rene". A sostenerlo, secondo quanto riporta Science, è Hongbo Jia, neuroscienziato dell'Istituto di ingegneria e tecnologia biomedica dell'Accademia cinese delle scienze. Uno studio ancora in prestampa, infatti, sottolineava come il 27% di 85 pazienti ricoverati a Wuhan avesse sviluppato anche un'insufficienza renale, mentre altre ricerche hanno riferito che il 59% di quasi 200 malati aveva proteine nelle urine e il 44% sangue. Entrambe le situazioni suggeriscono un danno renale. Il Sars-CoV-2, in questo caso, potrebbe aver attaccato direttamente i reni, ricchi di Ace2. Ma i danni renali potrebbero anche essere "effetti collaterali" della malattia.

Il cervello

Alcuni sintomi del Covid-19 sembrano indicare un attacco al sistema nervoso centrale. I ricettori Ace2, infatti, sono presenti anche sulla corteccia neurale e nel tronco encefalico e potrebbero consentire l'ingresso del virus. Uno dei sintomi che potrebbe indicare l'attacco del virus al cervello è la perdita dell'olfatto: il nervo olfattivo, infatti, potrebbe essere il veicolo del virus, portandolo a propagarsi nella corteccia cerebrale. "Ma non è noto- specificano gli studiosi di Science- in quali circostanze il virus penetri nel cervello e interagisca con i ricettori Ace2". Inoltre, il danno al cervello potrebbe anche derivare alla "tempesta di citochine" causata dal sistema immunitario.

L'intestino

Il Sars-CoV-2 potrebbe infettare anche il rivestimento di una parte dell'intestino, dove i ricettori Ace2 sono molto abbondanti. A suggerirlo sono alcuni sintomi presenti dei malati Covid-19, come diarrea, vomito e dolore addominale. Inoltre, nei campioni di feci di alcuni pazienti è stato trovato l'Rna virale. Ma "non è ancora chiaro se le feci contengano virus intatti, infettivi o solo Rna e proteine" e, per questo, non è ancora possibile essere certi della trasmissione per via fecale.

Gli occhi e le dita

Il virus potrebbe danneggiare anche gli occhi, le dita e il fegato. Divesri pazienti cinesi ospedalizzati, infatti, hanno sviluppato, secondo i dati di Science, congiuntivite, con occhi rosa e lacrimosi. Non è ancora chiaro, però, se il Sars-CoV-2 sia in grado di infettare l'occhio. Altre segnalazioni suggeriscono danni al fegato, ma è improbabile che siano stati causati dagli attacchi del virus. Infine, l'infezione potrebbe portare anche danni alle dita delle mani e dei piedi: a causa della costrizione dei vasi sanguigni dovuti ai coaguli, potrebbero crearsi delle ischemie a mani e piedi, con dita gonfie e doloranti.

"Questa mappa della devastazione che Covid-19 può infliggere al corpo è ancora solo uno schizzo- precisa Scienze- Ci vorranno anni di scrupolose ricerche per affinare l'immagine della sua portata e la cascata di effetti cardiovascolari e immunitari che potrebbe mettere in moto".

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