Ogni volta che abbiamo avuto occasione di parlare con Matteo Marzotto, prima di arrivare al focus dell'intervista, è stato sempre inevitabile fare insieme il punto su uno dei temi a lui più cari, ossia l'attività della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica, la Onlus che ha contribuito a fondare nel 1997 per combattere la malattia genetica grave più diffusa, che nel 1989 causò la perdita della sorella Annalisa. «Veniamo da un periodo di grande soddisfazione per FFC - ha sottolineato Marzotto - sia per la raccolta fondi, che sotto il profilo della ricerca. Proprio quest'anno, infatti, la Fondazione ha lanciato un progetto pluriennale di rilevanza assoluta, Task Force For CF , per la messa a punto di un farmaco in grado di intervenire sugli effetti della mutazione genetica più frequente - la F508 - che interessa il 70% dei malati in Italia. Mi fa inoltre piacere ricordare la partnership esclusiva con l'Open d'Italia di Golf, manifestazione sportiva di respiro mondiale appena conclusasi, che ha rappresentato un'occasione di grande visibilità per Ffc». E veniamo, ora, al suo ruolo di presidente di Fiera di Vicenza spa, un'esperienza cominciata lo scorso dicembre: «Ho trovato una società con degli ottimi professionisti, giovani e capaci e, insieme, abbiamo intrapreso vie coraggiose di sviluppo, impegnative e stimolanti, quali, a esempio, l'accordo con il World Trade Centre di Dubai. Un progetto che implementerà esponenzialmente la visione internazionale della Fiera, già onorata dell'accreditamento presso l'Ecosoc della Nazioni unite, deputato allo sviluppo delle attività relative alla Corporate Social Responsibility: è la prima volta che le Nazioni unite riconoscono il contributo diretto di un'organizzazione fieristica alle politiche etiche, dell'ambiente e della responsabilità sociale delle imprese, nella filiera del gioiello».
Marzotto sta poi lavorando sull'aggiornamento del concept espositivo della Fiera: «Il nostro compito è metterci al servizio del comparto e trovare le forme più consone per muovere il mercato, sia interno sia internazionale. In tal senso stiamo investendo per trasformare l'impostazione generale della fiera in ciò che abbiamo denominato «Vicenzaoro The Boutique Show», format operativo a partire da gennaio 2015, sganciandoci dall'attuale sequenza Winter-Spring-Fall. Una piccola rivoluzione che vedrà gli espositori organizzati in gruppi omogenei sulla base del posizionamento, della tipologia di produzione e immagine complessiva, al fine di valorizzare al meglio l'offerta e di indirizzare più efficacemente il buyer nella zona d'interesse, facilitandone la fruizione della fiera».
Uno step, questo, inquadrato coerentemente nella mission moderna che Marzotto attribuisce a Fiera di Vicenza: «Sono aperto alle alleanze: tutto ciò che è intelligente e ipotizzabile con partner seri, internazionali e non, non può che creare valore. In tal senso, sono un fautore della massa critica e, dunque, penso che tutti gli exhibition provider in Italia dovrebbero aggregarsi facendo sistema, per divenire così sempre più competitivi oltre frontiera, dove operano dei giganti con i quali, singolarmente, sarebbe più difficile confrontarsi.
In quest'ottica, Fiera di Vicenza con Vicenzaoro (6-10 settembre), una delle tre manifestazioni del settore gioielliero più importanti al mondo, è un market place calibrato per quelle aziende italiane che costituiscono l'eccellenza in tutto il mondo, in grado di ottenere risultati importanti in Italia anche attraverso il successo internazionale».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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