Coronavirus

Virus, Sardine denunciano: "Su Telegram si organizzano per manifestare, a rischio la salute di tutti"

Il movimento chiede l'intervento dello Stato e attribuisce la colpa di queste iniziative agli esponenti politici che hanno fomentato "parti della popolazione ad assembrarsi contro le scelte del governo"

Virus, Sardine denunciano: "Su Telegram si organizzano per manifestare, a rischio la salute di tutti"

"E il timore diventa realtà". Il post di "denuncia" inizia così e arriva tramite il loro profilo Facebook, dove il movimento delle Sardine ha segnalato la presenza di alcuni gruppi, su Telegram, che il prossimo 4 maggio "si preparano a riempire le piazze", nonostante l'emergenza causata dal nuovo coronavirus non sia ancora finita. Li definiscono "gruppi eversivi", ma anche autonomi, tutti fomentati da chi, secondo loro, è sembrato più ostile alle misure restrittive.

I gruppi

"Il primo giorno di allentamento delle misure cautelative per la salvaguardia della salute pubblica diventa, per certi individui, una scusa per dimostrare la loro forza individuale col supporto del branco", scrive il movimento di Mattia Santori, che all'interno del post pubblica anche le foto di alcuni messaggi circolati tramite la celebre applicazione di messaggistica istantanea e finiti sui gruppi "Lombardia reattiva" o "Sicilia reattiva". Secondo quanto riportato da Adnkronos, il gruppi conterebbero già 1.721 iscritti in Lombardia, 1.401 in Veneto, 1.435 in Emilia-Romagna, 627 persone in Liguria, 831 in Lazio, 770 in Campania e 502 in Sicilia.

L'attacco politico e la difesa del governo

"Non c'è riflessione. Solo una sciocca impulsività che lede e mette a rischio la salute di tutti coloro che le regole le rispettano", continua il messaggio del movimento. Ma, verso la fine, il messaggio sembra essere rivolto a chi, magari tra i banchi dell'opposizione, si è definito più contrario alle disposizioni per contenere il Covid-19: "La parte più triste di questo scenario è la sensazione che proprio alcuni esponenti politici abbiano, con le loro esternazioni, fomentato parti della popolazione ad assembrarsi contro le scelte del governo".

Il possibile riferimento

Qualche giorno fa, Giorgia Meloni insieme ai parlamentari di Fratelli d'Italia, aveva organizzato una manifestazione davanti a palazzo Chigi per "dare voce agli innocenti", cioè per esprimere il malcontento di tante categorie per le misure decise dal governo per la fase due. Così con cartelli in mano, mascherine tricolori, guanti e distanza di sicurezza, la leader di FdI aveva voluto spiegare il senso di quella manifestazione: "Migliaia di italiani, nelle ultime ore, ci hanno chiesto di scendere in piazza per raccontare il loro dissenso e le loro paure. Siamo in silenzio: è il silenzio degli innocenti che, da un giorno all'altro, hanno avuto le loro imprese chiuse per decreto e oggi rischiano di non avere nulla". È possibile che, nel loro lungo post di denuncia, le Sardine abbiano fatto riferimento a iniziative di questo tipo.

Intanto, auspicano l'intervento dell'esecutivo: "Quando la propaganda supera il buon senso, quando la presunzione di pochi può vanificare l'impegno dei più, lo Stato deve intervenire e prevenire il rischio di ulteriori contagi".

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