Quindi, oggi...

"Alle urne lavatevi 3 volte le mani", follia Medvedev e Di Maio: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: le folli regole per i referendum, l'attacco di Mosca all'Italia e l'errore che fece di Di Maio

"Alle urne lavatevi 3 volte le mani", follia Medvedev e Di Maio: quindi, oggi...

- bella vignetta di Natangelo sul Fatto: l’inchiesta sui “putiniani” d’Italia del Corriere è credibile come il racconto di alcuni ragazzini al parco. Dirò di più: quella lista di proscrizione fa anche orrore, ma non se ne rendono conto

- perché, dico perché, i rifiuti di Roma non sono più in prima pagina adesso che il buon Gualtieri governa la Capitale?

- secondo Medvedev chi è contro la Russia sarebbe “bastardo e degenerato”. Pare voglia farli “sparire tutti” e che li odia. Probabilmente parlava degli occidentali, anche se non li ha mai citati. Una minaccia? Una boutade? Non lo so. Però certo qualcosa nel dialogo tra Oriente e Occidente sta cambiando. In peggio

- ho letto il protocollo sanitario per le elezioni comunali e i referendum del 12 giugno. Ora. Vi prego di fare attenzione. Ormai si va senza mascherina ovunque, a parte qualche ridotta di Gaeta di “Speranzosa” memoria. Mi spiegate che senso ha scrivere delle regole che obbligano gli italiani a indossare le chirurgiche solo per entrare al seggio (quando vanno in discoteca senza) e li costringono - non sto scherzando - a igienizzarsi le mani per tre volte, dico tre, nel giro di 30 secondi?

- piccolo appunto. Medvedev l’ha sparata grossissima, ed è inaccettabile. Però ricorderei a Di Maio, il quale si scandalizza, che solo un paio di mesi fa ha fatto quella grande mossa diplomatica di chiamare “animale” il capo del Cremlino. Chi la fa, l’aspetti

- per gli 007 occidentali la Cina starebbe costruendo una base militare segreta in Cambogia. Speriamo solo non la usino per esperimenti su virus e pipistrelli

- la benzina tocca di nuovo i due euro.

Dall’inizio della guerra paghiamo un pieno in media cinque euro in più. Fate i conti di quante volte fare rifornimento e ponetevi una domanda: quanto tempo riusciremo a sostenere lo “sforzo” sulla guerra in Ucraina?

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