Cronache

La zanzara coreana che punge anche d'inverno: allarme in Italia

È allarme per la zanzara coreana sempre più diffusa nel Nord Italia e resistente alle basse temperature

La zanzara coreana che punge anche d'inverno: allarme in Italia

Anche se la stagione fredda avanza, c'è una tipologia di zanzara che riesce a resistere anche a condizioni climatiche diverse da quelle delle sue colleghe: si tratta dell'aedes koreicus, parente della zanzara tigre, e l'abbiamo importata noi senza neanche accorgercene.

Lo "sbarco" da Orio al Serio

È arrivata a bordo degli aerei che l'hanno trasportata da migliaia di chilometri di distanza fin in Lombardia, regione d'Italia dove è più diffusa. A rivelarlo, una ricerca dell'Univesità degli Studi di Milano pubbicata sulla rivista specializzata Parasites & Vectors: soltanto quest'estate, infatti, i ricercatori hanno scoperto oltre seimila larve e centinaia di uova di zanzara ritrovate in piccoli stagni, vasche artificiali e contenitori. Il problema è che, a differenza di quelle "classiche", sembra essere resistente agli inverni italiani.

Originaria dell'isola vulcanica del distretto di jeju, nella Corea del Sud, alcuni indizi ci dicono che si sia diffusa dall'aeroporto di Bergamo. "La presenza della zanzara coreana nell’area pedemontana della provincia di Bergamo ci porta a pensare che l’aeroporto internazionale di Orio al Serio possa essere una possibile via di introduzione. Oppure, l’aedes koreicus potrebbe essere stata introdotta nel bergamasco da altre zone infestate dell’Italia o della Svizzera", afferma al Corriere della Sera Paolo Gabrieli, ricercatore nel Dipartimento dell'Università milanese.

Quali sono le caratteristiche

Come accennato, resisterebbe anche a condizioni invernali per la forte capacità di adattamento, tant'è che riesce a vivere anche in posti come la Russia, dove è stata ritrovata, oltre a Giappone, Cina settentrionale e Corea del Sud dove è endemica. La prima volta fu segnalata già dieci anni fa, nel 2011, in provincia di Belluno ad altezze e condizioni climatiche che non sono adatte per la stragrande maggioranza delle zanzare. Da quel momento in poi, però, si è diffusa e pian piano radicata nel territorio dell'Italia settentrionale "tanto che ha già colonizzato un’ampia area collinare-montana del Veneto e Trentino", aggiunge Sara Epis, docente del Dipartimento di Bioscienze e coordinatrice della ricerca.

Anche stavolta, come successo per la zanzara tigre il cui territorio d'origine è l'Area Tropicale e Subtropicale del Sud-Est Asiatico ma ormai stabilmente in Italia, anche la "cugina" si sta diffondendo a macchia d'olio a causa dei voli internazionali e del continuo movimento di persone, merci, ecc. L'avanzata della zanzara coreana è "l'introduzione involontaria da parte dell’uomo di specie aliene di animali e di piante, al di fuori del loro territorio d’origine", sottolinea la ricercatrice.

Qual è il rischio

Uno degli obiettivi di questa ricerca è ripercorrere le tappe che hanno portato la zanzara a riprodursi anche in Italia per cercare di fare, dove possibile, prevenzione. "Le ricerche vanno intensificate perché le zanzare aliene sono vettori di virus patogeni per l’uomo e per gli animali", scrivono i ricercatori. In attesa di capire come arginare questo fenomeno, le compagnie aeree potrebbero cominciare a pensare alla disinfestazione con prodotti specifici all'interno degli aerei tra un volo e l'altro con sostanze chiaramente non nocive per i passeggeri. Altrimenti sarà sempre più probabile osservare zanzare, fuori e dentro casa, anche con 0 gradi ed in presenza di una nevicata.

E no, non è proprio il massimo.

Commenti