Estate Romana, nessun sacrificio sotto il solleone. A sgombrare il campo dagli equivoci provvedere lassessore alla Cultura, Umberto Croppi. «I tagli dei finanziamenti allEstate Romana sono un bluff: in realtà le manifestazioni sono tutte confermate». Scompare solo «Libri in campo», ma per volontà degli organizzatori, «nonostante ci fossero i finanziamenti», puntualizza Croppi, ma per il resto il calendario degli eventi che animano la capitale nei mesi più caldi sarà completo, e verrà presentato nei dettagli domani a mezzogiorno in Campidoglio. Insomma, gli allarmismi sulla «smobilitazione culturale» sono pretestuosi, insiste lassessore: «In questi giorni è un tour de force di conferenze per inaugurare mostre e manifestazioni, ed è impressionante vedere tutte queste polemiche sui giornali. Non ci sono stati tagli, ci sono stati solo rispetto a questa edizione della Notte bianca». Anche Alemanno rimanda per i commenti alla conferenza stampa di domani, ma i toni sono un po più prudenti, e rimarcano ancora la questione-bilancio: «Dobbiamo fare in modo che lEstate romana non si blocchi. Cè un problema economico oggettivo, e molto pesante».
Insomma, lunica cesura confermata è quella della kermesse che Veltroni aveva mutuato da Parigi cinque anni or sono. Un tema del quale, comunque, sembra inevitabile che si parli ancora a lungo. Ieri lassessore regionale al Turismo, Claudio Mancini, ha fatto appello al Campidoglio «perché non cancelli la Notte Bianca e tutte le iniziative dellEstate romana», offrendo anche un aumento del contributo regionale dello scorso anno (100mila euro). Visto che lEstate romana è confermata, il dibattito si concentra sul trovare alternative, o una valida riproposizione, dellevento notturno.
Croppi sul punto era già stato esplicito, annunciando la cancellazione della Notte bianca per motivi di budget. Ieri anche Alemanno è tornato sullargomento, entrando ancor più nel dettaglio su quello che il Campidoglio proporrà ai nostalgici del nottambulismo istituzionale. E la proposta, anche se vaga nei contenuti, per ora rimarca di voler essere nel segno di una decisa discontinuità. «Cercheremo di sostituire la Notte bianca - il commento del sindaco - con un modello di animazione della città più diffuso nel tempo, e concentrato a valorizzare le feste tradizionali». Non dunque qualcosa che si esaurisca tra il tramonto e lalba.
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