Roma

Via croste nere, muffe e microrganismi: torna a splendere la Fontana dei 4 fiumi

COSTI Stanziati oltre 600mila euro per realizzare il restauro dell’opera

Uno dei monumenti simbolo della città di Roma, la Fontana dei Quattro Fiumi a Piazza Navona (opera di Gian Lorenzo Bernini) è stato restituito ai romani e ai turisti dopo un restauro complessivo e organico durato due anni, che ha coinvolto gli apparati scultorei dell’opera, connotati da una straordinaria ricchezza di forme dinamiche esaltate dalle suggestioni dell’acqua, alle quali si fonde perfettamente la funzione di struttura di sostegno dell’antico obelisco egizio. Gli interventi sono stati progettati e diretti dall’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro. Una eterogenea équipe di specialisti ha cooperato per comporre quel connettivo di conoscenze necessarie al corretto svolgimento del lavoro, che ha accompagnato tanto gli interventi quanto le numerose ricerche connesse di tipo storico-documentale e tecnico-scientifico. Il costo complessivo dei lavori è stato di 622.000 euro, interamente erogati dal ministero per i Beni e le attività culturali. Le attività di restauro sono state realizzate in accordo con il Comune di Roma, proprietario del monumento.

L’attuazione in cantiere del progetto degli interventi per far fronte al degrado dei materiali (marmo bianco per i Quattro Fiumi e i due stemmi papali; travertino per la scogliera, gli animali e la vegetazione), che interessava, in forme più a meno gravi, tutte le componenti della Fontana ha riguardato: i trattamenti biocidi per la devitalizzazione delle piante e dei microrganismi fotosintetici; la pulitura delle superfici dai depositi inquinanti e dalle «croste nere»; il microconsolidamento localizzato delle superfici in marmo disgregate; il consolidamento localizzato delle malte; la rimozione controllata delle incrostazioni calcaree; la stuccatura dei giunti, delle rotture e delle linee di discontinuità; gli interventi sui vincoli metallici esposti; il rifacimento dei copri staffa danneggiati; il trattamento delle lacune; la protezione delle superfici; la riparazione dei getti di fuoriuscita dell’acqua danneggiati».

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