Cronache

Crozza ci mette del suo per far ridere col «Barbiere»

Domani sera in piazza Matteotti il comico sarà la «voce» del melodramma buffo di Rossini

Crozza ci mette del suo per far ridere col «Barbiere»

La Camera di commercio di Genova prosegue nell’organizzazione di eventi legati al bicentenario dalla sua fondazione, avvenuta nel 1805. Questa volta tocca al «Barbiere di Siviglia», allestito domani sera alle 21 e 30, in piazza Matteotti, nella versione senza recitativi e senza intervallo. Il celebre melodramma buffo in due atti musicato da Gioacchino Rossini e libretto di Cesare Sterbini vede la direzione di Antonio Pirolli, per la regia di Giorgio Gallione e la partecipazione del genovese Maurizio Crozza come voce narrante nel passaggio tra i diversi episodi lirici. Per quanto riguarda gli altri interpreti, è Blagoj Nacoski a interpretare l’innamorato Conte d’Almaviva, il cui oggetto d’amore, Rosina, è Elena Belfiore; è invece Luca Salsi a dare voce e corpo al più famoso barbiere del mondo, Figaro.
La storia segue la trama di tante altre opere, l’innamorato che si dà alle serenate conquistatrici, la sposa bella e già promessa a un vecchio geloso e il faccendiere che cerca di unire gli amanti. Più precisamente il Conte d’Almaviva deve faticare molto prima di riuscire a parlare con Rosina, e viene fortunatamente aiutato da Figaro che, oltre che barbiere, è anche factotum della città e speziale, nonchè assiduo frequentatore della casa di don Bartolo, in procinto di sposare la ragazza. Grazie a questo, il Conte può facilmente introdursi nella casa di Bartolo, senza destare sospetti: fondamentalmente Rosina è già innamorata, le è bastata solo una serenata perché il suo cuore palpitasse per il Conte, che però dice di essere uno studente povero di nome Lindoro, caso mai la ragazza decidesse di accettare il suo corteggiamento solo perchè nobile. Per i due l’unico modo per parlarsi è passarsi bigliettini (che Rosina deve talvolta sostituire con le più svariate liste, come quella del bucato, per evitare che Bartolo si insospettisca) e travestirsi: il Conte da povero studente diventa maestro di musica, e solo l’intervento di Figaro durante un parapiglia finale riesce a far unire i due giovani in matrimonio, fra la contentezza generale e la disperazione di don Bartolo, che però viene subito lenita dalla dote di Rosina, a lui ceduta dal Conte stesso.


Il «Barbiere di Siviglia» è il primo dei tre spettacoli aperti all’intera cittadinanza per il bicentenario: secondo appuntamento l’8 luglio al parco Gropallo di Nervi, spettacolo di danza con Kledi Kadiu dal titolo «A piedi nudi nel parco», mentre il 14 luglio sarà la volta di «Let it Beatles», cinque suite sinfoniche del violoncellista Stefano Cabrera, ispirate dalla musica del quartetto inglese.

Commenti