Al Csm chiesta la tutela dei pm di Napoli

Diciotto consiglieri del Csm hanno chiesto al Comitato di presidenza una pratica di difesa dei pm di Napoli che indagano su Berlusconi. L'Anm: "Non trascinate la magistratura nella lotta politica"

Roma - Diciotto consiglieri del Csm hanno chiesto al Comitato di presidenza una pratica di difesa dei pm di Napoli che indagano su Berlusconi. La maggioranza dei consiglieri, promotore dell’iniziativa, sostiene che i magistrati vanno difesi dalle espressioni "gravemente ingiuriose e delegittimanti" pronunciate dall’ex premier e da altri esponenti di Forza Italia facendo esplicito riferimento alla dichiarazione di ieri di Berlusconi che ha parlato di "armata rossa delle toghe" che si è rimessa in movimento.

L'Anm: "Non attaccate la magistratura" "Ancora una volta una deprecabile fuga di notizie relative ad indagini in corso, e quindi come tali coperte dal segreto, ha preceduto la loro conoscenza legale nelle forme stabilite dalle norme processuali. Come già annunciato dalla Procura di Napoli tale circostanza, che sicuramente danneggia le indagini, dovrà essere accertata e perseguita nelle sedi competenti". È quanto si legge in una nota della Giunta dell’Anm in merito alle indagini su Silvio Berlusconi.

"Nello stesso tempo, deve essere respinto con fermezza, non solo dall'Anm, ma anche dalle istituzioni e dai cittadini, il malcostume di attaccare per prima cosa e ogni volta, la magistratura, tentando di trascinarla sul terreno della contrapposizione e della lotta politica che non le appartiene".

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