da Roma
Lincolpazione di Francesco Castellano è stata votata all'unanimità dai 6 consiglieri della Prima commissione del Csm. La relazione accusatoria contro il presidente del tribunale di sorveglianza di Milano del relatore, Francesco Menditto, ha convinto tutti della necessità di aprire un procedimento di trasferimento dufficio per incompatibilità ambientale e funzionale. Soprattutto, perché parlavano gli atti, con le trascrizioni delle 17 intercettazioni telefoniche tra il magistrato e lex presidente dellUnipol Giovanni Consorte, gli interrogatori degli interessati e gli accertamenti giudiziari per i quali oggi Castellano è indagato dalla Procura di Perugia, per millantato credito e rivelazione di segreto dufficio.
Il magistrato milanese è chiamato a difendersi a palazzo de Marescialli il 24 gennaio. Dovrà spiegare i suoi «anomali interessamenti o interventi su vicende giudiziarie» che riguardavano Consorte e la scalata alla Bnl e le sue «inopportune richieste di favori» al manager. Dopo laudizione di eventuali testimoni, la decisione finale spetterà al plenum. Più tempo ci vorrà per listruttoria del Csm sullaltro magistrato indagato a Perugia per rivelazione di segreto dufficio nella stessa vicenda: laggiunto di Roma Achille Toro, fino a pochi giorni fa coordinatore delle indagini sulle scalate bancarie. I due casi sono strettamente collegati perché lipotesi è che Castellano abbia parlato con il collega romano a favore di Consorte e abbia poi riferito a questi dettagli segreti delle indagini in corso. Mentre Toro è sospettato, per una frase rilevata nelle intercettazioni, di aver «insabbiato» un esposto contro Consorte del Banco di Bilbao, la banca spagnola «rivale» di Unipol nella scalata alla Bnl.
Sempre ieri a palazzo de Marescialli è stato ascoltato, su sua richiesta, il capo della Procura Giovanni Ferrara. Per oltre unora ha ricostruito tempi e modalità delle indagini condotte dal suo ufficio, per ribadire il rispetto delle procedure. Non ci sarebbe stato, insomma, alcun ritardo nella gestione del fascicolo in questione. Unaudizione «tecnica», in cui Ferrara difende indirettamente se stesso da eventuali sospetti, garantendo loperato di Toro che, dice, è stato convinto da lui a occuparsi delle scalate bancarie.
Quanto a Castellano, il suo legale Jacopo Pensa assicura che «ribadirà al Csm la sua assoluta estraneità a ogni addebito». Come ha fatto ieri, nellinterrogatorio di fronte ai Pm di Perugia. Per lavvocato, ha offerto «chiarimenti molto importanti, soprattutto sullo spirito dello scambio di battute con Consorte». Nei giorni scorsi i Pm perugini avrebbero sentito come persona informata dei fatti il legale del Banco di Bilbao. Anche dal punto di vista disciplinare, secondo Pensa, Castellano ribadirà «unestrema correttezza dei suoi comportamenti e lassenza di qualsiasi irregolarità anche deontologica nei suoi comportamenti, per altro abbastanza banali, da capire bene nellambito ambientale e professionale».
Se la decisione di aprire il procedimento contro Castellano è stata unanime, nella commissione del Csm cè stato, invece, scontro sulla formulazione dellincolpazione. I consiglieri di Unicost (la corrente del magistrato milanese e anche di Toro, che si è dimesso pochi giorni fa dal ruolo di presidente) hanno voluto modificare il testo di Menditto (Magistratura democratica) per eliminare ogni riferimento al procuratore aggiunto di Roma, nei cui confronti è stato aperto lunedì un fascicolo a parte. La decisione è passata a maggioranza, con 4 voti a favore (oltre ai consiglieri di Unicost, i laici Di Federico della Cdl e Schietroma dello Sdi), lopposizione di Menditto e lastensione di Arbasino (Movimento per la giustizia).
Sempre la prima commissione ha deciso di rinviare la decisione finale, attesa per ieri, sul trasferimento dufficio per incompatibilità del procuratore aggiunto di Napoli, Paolo Mancuso (Magistratura democratica). A maggioranza, con il voto contrario dei consiglieri di Unicost, si è stabilito di proseguire lattività istruttoria iniziata 9 mesi fa e di ascoltare lunedì il procuratore generale di Napoli, Vincenzo Galgano.
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