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Che cosa mangeremo nel 2026? Il nostro sondaggio annuale. Seconda puntata: i ristoranti da visitare a tutti i costi

Come ogni anno abbiamo chiesto a 72 tra giornalisti, critici e opinion leader del settore gastronomico di indicarci nomi, ingredienti e tendenze a tavola per il prossimo anno. Tra i ristoranti più citati come destinazione dell’anno La Rei Natura, neotristellato di Mammoliti, ma anche Reale di Niko Romito, Asador Etxebarri e tante mete esotiche, perché sognare non costa nulla

Che cosa mangeremo nel 2026? Il nostro sondaggio annuale. Seconda puntata: i ristoranti da visitare a tutti i costi

Ecco la seconda puntata del tradizionale sondaggio che il Giornale conduce dando voce ai più importanti critici, giornalisti e opinion leader del mondo gastronomico per capire che cosa ci aspetta nel prossimo anno a tavola. Oggi abbiamo chiesto a 72 colleghi dove vorrebbero a tutti i costi andare a mangiare nel 2026. Ecco che cosa è uscito fuori.

Nadia Afragola (giornalista)
Da Central a Lima e nei mercati di Bangkok

Alice Agnelli (scrittrice, @agipsyinthekitchen)
Vorrei andare a mangiare da La Rei Natura

Paolo Alciati (Turismo del Gusto/Vinibuoni d’Italia)
Casa Perbellini 12 Apostoli

Giovanni Angelucci (Gambero Rosso Tv, Vanity Fair)
A casa di Gérard Depardieu

Cinzia Benzi (scrittrice e degustatrice)
Maison Sota a Parigi per la sensibilità nipponica tradotta nella cucina francese contemporanea

Davide Bertellini (key opinion leader e giornalista)
Restaurant Pearl Morissette, Ontario Canada

Maurizio Bertera (La Cucina Italiana, Vanity Fair, La Gazzetta dello Sport)
Extebarri

Emanuele Bonati (milanocentrico. “Esco, vedo gente, mangio cose” per Scatti di Gusto)
Lontano. Diverxo, Dabiz Muñoz

Maria Rosaria Bruno (Fine Dining Lovers)
Cracco Portofino, per provare la cucina del giovane Mattia Pecis.

Alberto Cauzzi (direttore food Forbes, curatore guida Iliad Piatti Chiari, founder Passione Gourmet)
Da Sextantio Cucina a Santo Stefano di Sessanio in provincia dell'Aquila. Dino Como farà meraviglie in quel luogo magico.

Annalisa Cavaleri, giornalista, docente universitario e contributor della Guida Michelin Italia
Vaughan Mabee, chef neozelandese del ristorante Amisfield Restaurant. La Michelin arriverà, e, a mio avviso, non potrà non premiarlo.

Francesca Ciancio (giornalista)
Sézanne, Tokyo

Stefano Corrada (Libero)
Da Bartolini al Mudec e da Cracco in Galleria a Milano

Eleonora Cozzella (direttrice Il Gusto)
Al Potong della chef Pam. L’ho incontrata in più occasioni, ma non sono ancora stata nel suo ristorante a Bangkok

Luigi Cremona (EmergenteChef)
Alchemist, anche se 5 ore a tavola alla mia età non si reggono più

Andrea Cuomo (Il Giornale)
Mi incuriosisce Al Madrigale, Cucina Rurale, a Tivoli

Alessandra Dal Monte (Cook)
In Messico (Quintonil, Rosetta e Fauna), al Cairo (Khufu’s), da Boulud a Hong Kong (apre a fine 2026).

Antonella De Santis (Gambero Rosso)
Alchemist (e molti altri) a Copenaghen, L’Arpège a Parigi, Eliana a Bruxelles. In Italia Dina a Gussago

Massimo Di Cintio (giornalista)
Dalla Gioconda (Gabicce Monte)

Lucia Facchini (Reporter Gourmet)
Tornerei assolutamente da Romito e Crippa

Francesco B. Fadda (giornalista)
Alain Ducasse a Napoli, più per ego che per curiosità

Maddalena Fossati (direttrice La Cucina Italiana)
Da Pizza Aut perché non ci sono ancora stata e Nico Acampora sta facendo qualcosa di straordinario

Marco Gatti (IlGolosarioRistoranti)
Dal Pescatore Canneto sull’Oglio (Mn)

Giulia Gavagnin (La Verità)
Da Asador Extebarri a Bizkaia, nei Paesi Baschi

Marco Gemelli (Il Forchettiere)
Da Michelangelo Mammoliti, sto rinviando da troppo tempo…

Chiara Giannotti (Doctorwine)
Sicuramente incuriosita da La Rei Natura di Michelangelo Mammoliti, dove ahimè non sono ancora riuscita ad andare. All’estero invece correrei al Celler de Can Roca che seguo da tempo come grande curiosità.

Andrea Gori (oste a Firebnze, giornalista, scrittore)
Alchemist all’estero e La Brinca in Italia

Andrea Grignaffini (settimanale Espresso)
Imàgo dell’Hassler a Roma

Andrea Guolo (direttore Italianwinetour.info e Italianbeach.club)
Ai Due Platani, Parma (non ho mai trovato posto)

Carla Icardi (direttrice divisione food MNcomm)

La Rei Natura di Mammoliti

Åsa Johansson (giornalista freelance)
Tornare da Niko Romito

Camillo Langone (gastronomo)
Mi piacerebbe trovare finalmente il tempo per andare da Edoardo Tilli al Podere Belvedere di Pontassieve.

Lara Loreti (responsabile Wine&Spirits de Il Gusto)
A Mentone, da Mauro Colagreco a Mirazur. È una tappa che ho in mente da tempo e nel 2026 festeggia i 20 anni. Per il luogo, la cucina e per lui, persona eccezionale.

Sara Magro (direttrice @ttn_thetravelnews e @theitalyinsider)
Da Ottolenghi

Paolo Marchi (direttore Identità Golose)
Da Angel Leon, ristorante Aponiente a El Puerto de Santa María - Cadice

Valentina Marino (curatrice guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso)

Da Andrea De Lillo al Nin

Paolo Massobrio (ilGolosario)

La Merica a Chiavari

Tania Mauri (giornalista)
Ristorante Naar in India, sull Himalaya.

Anna Mazzotti (Food&Wine, Vanity Fair)
Enigma, Barcellona

Alessandra Meldolesi (giornalista gastronomica)
Nel 2026 vorrei provare un grande kaiseki in Giappone.

Alessandra Moneti (Ansa - Terraegusto)
Le Train Bleu a Parigi

Anna Muzio (giornalista)
Hisa Franko (Ana Roš) e Ikoy Londra (Jeremy. Chan)

Francesca Negri (Geisha Gourmet)
Osteria del Mirasole a San Giovanni in Persiceto

Carlo Ottaviano (Il Messaggero)
Dai nuovi “romani” (Cracco, Ducasse, Nobu).

Laura Pacelli (giornalista)
A casa mia

Vincenzo Pagano (Scatti di Gusto)
Yera del Forestis Hotel a Bressanone, ristorante in una grotta. In controtendenza per durata, perché non si può portare il telefonino e per il prezzo

Carlo Passera (Identità Golose)
Voglio andare asap Al Madrigale di Tivoli (Roma), chef Daniele Lippi e resident Gian Marco Bianchi

Bruno Petronilli (direttore James Magazine)

Da Trippa a Milano, se avrò la fortuna di prenotare un tavolo (vale anche per il 2027 ovviamente)

Luciano Pignataro (onnivoro)
Due rassicuranti luoghi adriatici: Daniele Zunica e Mauro Uliassi

Pietro Pitzalis (direttore Reporter Gourmet)

Al ristorante di Paul Bocuse e da Jirō Ono

Anna Prandoni (direttrice Linkiesta Gastronomika)

Vorrei ritornare in Francia, alle grandi tavole. Astrance su tutti

Maria Pranzo (Il Gusto)
Baan Tepa Bangkok, Tailandia

Gabriele Principato (Cook)

Mi piacerebbe esplorare la parte meridionale della Cina. E, poi, Hong Kong: magari provando «Wing» e «The Chairman». Ma, anche, andare alla scoperta della nuova cucina africana che si sta scrivendo a Dakar, in Senegal.

Isabella Radaelli (giornalista gourmet e viaggiatrice)
Mi piacerebbe ritornare Dal Pescatore, dalla famiglia Santini.

Edoardo Raspelli (“cronista della gastronomia”, conduttore televisivo)
In qualche grande ricordo di Francia: Alain Ducasse a Montecarlo, Lasserre e Tour d’Argent a Parigi, Le Botin a Madrid…. Nei grandi d’Italia dove non vado da tempo: Balzi Rossi a Ventimiglia, Bottura a Modena, Pinchiorri a Firenze, Heinz Beck a Roma, Alia a Castrovillari, La Madia a Licata, Duomo a Ragusa Ibla…

Camilla Rocca (giornalista)
Ducasse in AlUla

Fernanda Roggero (food&wine editor al Sole 24 Ore)
Tornare, tornare, tornare da Asador Etxebarri

Giovanna Romeo (QN Itinerari)
Signum

Lorenzo Ruggeri (direttore responsabile Gambero Rosso)
Mai stato e m’ispirano tanto: Osteria del Mare a Spoltore, Fattoria Borrello nel Parco dei Nebrodi

Michele Ruschioni (Braciami Ancora)
Humo, Londra, una Stella Michelin

Leila Salimbeni (direttore editoriale di Spirito diVino)
Tornare a Le Occare

Sarah Scaparone (La Cucina Italiana)
Asador Exebarri

Margo Schachter (giornalista gastronomica)
Non sarebbe un ristorante ma un luogo, Cina

Luca Sessa (giornalista enogastronomico per Forbes e co-founder di Vibeslist)
Fino a pochi mesi fa avrei detto Tokyo ma ci sono stato per la prima volta a ottobre, quindi opto per la Cina

Gualtiero Spotti (giornalista)
Manila, Filippine

Luciana Squadrilli (scrittrice di cibo e viaggi)
Vorrei tornare da Uliassi, ci manco da troppo.

Mirko Tassin (Tasso Culinario)
Cracco in Galleria e uno dei big a Copenaghen

Massimiliano Tonelli (direttore Cibo Today)
Da Michelangelo Mammoliti

Luca Turner (giornalista Passione Gourmet)
Mingles a Seul

Cristina Viggè (giornalista e responsabile di redazione di Fuori Magazine)
Il mio sogno è quello di andare a trovare Michelangelo Mammoliti, a La Rei Natura di Serralunga d’Alba. Perché ha conquistato le tre stelle Michelin? Non solo. La vera ragione, da estimatrice di Tito Lucrezio Caro quale sono, è quella di lasciarmi catturare, coinvolgere e trasportare dal De Rerum Natura di un cuoco capace di sporcarsi le mani di terra e di tradurre in cibo concetti celesti.



Gabriele Zanatta (Identità Golose)
Saint Peter di Josh Niland a Sydney, il mago del pesce frollato

Annalisa Zordan (curatrice guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso)
Ristorante I Tenerumi a Vulcano

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