Ornellaia 2022, inno alla determinazione

E’ la parola chiave che riassume la nuova annata del grande vino di Bolgheri e il tema interpretato dal camerunese Pascale Marthine Tayou, protagonista della 17esima edizione della Vendemmia d’Artista. Bottiglie da collezionisti, che hanno fruttato, nell’asta organizzata da Bonhams, 300mila dollari destinati alla Fondazione Guggenheim

Ornellaia 2022, inno alla determinazione
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La determinazione, per chi fa vino, è molto più di una parola. È un ciclo che si ripete ogni anno, tra pioggia e siccità, tra scelte agronomiche e scosse climatiche. E questo vale a maggior ragione per Ornellaia, il Bolgheri DOC Superiore Cuvée di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot nato nel 1985 e diventato un nuovo parametro dell’enologia toscana. L’annata 2022 è raccontata attraverso lo sguardo dell’artista camerunense Pascale Marthine Tayou, nome noto della scena internazionale, chiamato a interpretare il tema dell’anno nell’ambito della 17esima edizione del progetto Vendemmia d’Artista.

“La Determinazione” è il titolo scelto per l’annata 2022. Un’idea che Tayou ha tradotto visivamente mantenendo la sua cifra distintiva: una pratica artistica fluida, radicata nel colore, nella materia e in un’estetica della gioia, che attraversa media e tecniche senza mai fissarsi su un solo punto. Il punto di partenza, spiega l’artista, è stato il ciclo vitale della pianta. Dal seme alla fioritura, passando per la resistenza che ogni organismo deve opporre per crescere in un ambiente mutevole. “Ho incontrato una pianta cresciuta su una pietra e riuscita a fiorire”, racconta Tayou. “È diventata il simbolo di ciò che volevo esprimere: la forza nascosta nella fragilità, l’impegno silenzioso che porta frutto”.

Per la bottiglia da 750 ml, l’etichetta presenta una composizione di cerchi concentrici formati da segni colorati. Un’immagine che richiama l’energia prodotta dall’unione, il tutto che nasce dalla somma delle parti. Un richiamo, forse, anche al lavoro collettivo che sta dietro ogni grande vino. Sulle Doppie Magnum, Tayou propone una serie fotografica: una pianta che emerge dal terreno arido, inquadrata in diverse fasi di crescita. Ogni etichetta è diversa, come a voler raccontare un diario per immagini della tenacia vegetale. Più scenografico il lavoro sulle grandi bottiglie. Le 10 Imperiali (6 litri) e l’unico Salmanazar (9 litri) sono racchiusi in sculture patchwork, create con materiali tessili riciclati. Oggetti unici, colorati, volutamente fuori scala, che ribadiscono il legame tra arte, natura e sostenibilità.

Per Tayou, la determinazione ha anche una dimensione collettiva: “Ci sono persone che vivono e lavorano insieme per plasmare il mondo. È lì che ho visto il senso più profondo del tema: il coraggio di andare fino in fondo.” Il vino, in questa visione, diventa un ponte tra le persone, un veicolo di senso oltre che di piacere. Il presidente del gruppo, Lamberto Frescobaldi, parla di un’affinità naturale tra la visione dell’artista e quella della tenuta: “Il suo sguardo ha colto il legame profondo tra coraggio, resilienza e gioia. Un linguaggio vicino al mondo del vino, dove l’equilibrio tra uomo e natura è tutto”.

Come da tradizione, le bottiglie speciali realizzate per Vendemmia d’Artista saranno battute all’asta per fini benefici. Dal 12 al 24 giugno 2025, Bonhams - una delle più antiche case d’asta private al mondo – ha ospitato sul proprio sito la vendita online di 14 lotti rari, firmati a mano dall’artista. L’asta ha fruttato 300mila dollari che andranno alla Fondazione Solomon R. Guggenheim, partner del progetto da sette anni, per sostenere il trattamento conservativo e l’analisi approfondita di una selezione di opere della collezione esposte nella prossima mostra al Guggenheim di New York intitolata Collection in Focus: Modern European Currents, in programma dal 15 luglio 2025. “Siamo orgogliosi di sostenere la mostra in apertura al Guggenheim di New York. Personalmente, attendo con grande entusiasmo di poter ammirare le straordinarie opere esposte”, afferma Lamberto Frescobaldi, presidente del gruppo.

“Siamo profondamente riconoscenti a Ornellaia per la continua generosità nei confronti della Fondazione Guggenheim attraverso il progetto Vendemmia d’Artista”, dichiara Mariët Westermann, direttrice e AD del Museo e della Fondazione Solomon R. Guggenheim.

Un modo per trasformare il vino in gesto culturale, l’arte in atto concreto, e un’annata in racconto visivo. Determinazione, in fondo, è anche questo.

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