Il Poggio Rosso ora parla greco

Stelios Sakalis è il nuovo head chef del ristorante stellato del relais Borgo San Felice al Castello di Spaltenna, nel cuore del Chianti Classico, che vanta la supervisione di Enrico Bartolini. Sostituisce Juan Camilo Quintero, che sarà coinvolto in un nuovo progetto romano sempre sotto l’egida dello chef di Pescia (e sempre con la proprietà di Allianz). Per Sakalis la sfida di una cucina toscana contemporanea

Il Poggio Rosso ora parla greco
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Cambio al vertice delle cucine di Borgo San Felice Resort. Dopo sei anni, lo Chef colombiano Juan Camilo Quintero lascia la guida gastronomica del relais incastonato tra le colline del Chianti Classico per cedere il testimone a Stelios Sakalis, cuoco ateniese già stellato al Castello di Spaltenna. Una scelta che conferma la volontà del gruppo Allianz – proprietario della struttura – di mantenere l’altissima qualità dell’offerta ristorativa, ancorata alla valorizzazione del territorio ma sempre aperta a visioni nuove, anche internazionali.

Sakalis, 37 anni, assume la guida del ristorante Poggio Rosso (una Stella Rossa e una Verde Michelin), e dell’Osteria Il Grigio. Succede a Quintero, che nel 2020 aveva conquistato la prima stella per Poggio Rosso e, due anni dopo, anche quella verde per la sostenibilità. Il nuovo incarico di Sakalis non arriva per caso: già noto per la sua cucina elegante e identitaria, ha saputo distinguersi negli anni per uno stile personale che unisce rigore tecnico, sensibilità mediterranea e profondo rispetto per le materie prime. “Rimanere nel Chianti per me è come restare a casa”, ha dichiarato. “Ogni ingrediente racconta una storia, ogni stagione ha la sua voce. Borgo San Felice è un luogo dove eccellenza e accoglienza si fondono naturalmente”.

Il passaggio di testimone avviene sotto la regia di Enrico Bartolini, consulente gastronomico del resort e supervisore dell’intero progetto culinario, che ha voluto affiancare al General Manager Danilo Guerrini nella selezione del nuovo chef. “A San Felice ho realizzato un sogno nato ai tempi della scuola alberghiera”, racconta Bartolini. “Mostrare agli ospiti una Toscana autentica, vissuta nelle sue stagioni e affacciata sui prestigiosi vigneti del Chianti”. Per Sakalis si apre ora una nuova fase: “Cucinare è emozione, memoria e racconto. In questo borgo trovo un territorio generoso che intendo interpretare con rispetto e passione, insieme a una squadra coesa ed energica”.

Nato ad Atene nel 1988, Sakalis ha costruito il suo percorso professionale tra Grecia, Italia, Francia e Inghilterra, passando per cucine blasonate come quelle di Gordon Ramsay (Petrus, Maze Grill, Trianon Palace), fino a una cruciale esperienza al Fat Duck di Heston Blumenthal, dove ha affinato una visione culinaria capace di coniugare creatività e rigore. La sua prima Stella Michelin è arrivata nel 2020 con Il Pievano, a Gaiole in Chianti. Ora la sfida si rinnova qualche chilometro più a sud, in un resort che punta a consolidare la propria posizione tra le eccellenze dell’hôtellerie di campagna.

Borgo San Felice, membro Relais & Châteaux dal 1992 e premiato con due Chiavi Michelin, è un albergo diffuso di lusso, circondato da 685 ettari di tenuta tra vigne, ulivi e boschi. La struttura include 63 camere, due ville, una spa, orti, una cantina, e naturalmente due ristoranti. L’attività vitivinicola, con etichette distribuite tra Chianti Classico, Montalcino e Bolgheri, è diretta da Carlo De Biasi e punta su viticoltura rigenerativa e biodiversità. Il tutto si completa con il progetto sociale “L’Orto e l’Aia Felice”, che coinvolge giovani con disabilità e anziani locali in attività agricole condivise.

Nel frattempo, per Quintero si apre una nuova avventura: rimane nella galassia Bartolini-Allianz, ma si sposta a Roma, dove sarà protagonista di un progetto ancora top secret che verrà annunciato all’inizio del 2026. “Sarà un progetto sartoriale pensato su misura per lo Chef Quintero”, ha anticipato Bartolini. “Siamo certi che lascerà un’impronta significativa nella scena gastronomica romana”.

Maurizio Devescovi, Direttore Generale di Allianz e AD di Borgo San Felice, ha aggiunto: “Il progetto nasce con grandi ambizioni, sulla base di una partnership consolidata”. Il Chianti perde una firma, Roma si prepara ad accoglierla. E a Borgo San Felice, la cucina riparte da Atene.

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