L e suggestioni filosofiche e poetiche del mitomodernismo di Stefano Zecchi e Giuseppe Conte; il dandismo intellettuale di irregolari del pensiero come Giordano Bruno Guerri e Vittorio Sgarbi; le ipotesi politologiche di una «nuova destra possibile» di Marcello Veneziani; i suggerimenti della «destra di governo» di Sandro Bondi e Mariastella Gelmini; la lezione di un pensatore cattolico e liberale come Giovanni Reale... Sono alcune delle diverse «anime» del centrodestra chiamate a raccolta (accanto e in dialogo a tanti altri intellettuali non di «area», come Giulio Giorello o Emanuele Severino) da Federico D'Annunzio, presidente dell'associazone Polaris. Lassociazione, di carattere culturale, rappresenta il naturale proseguimento del Dipartimento della Lombardia nato in Forza Italia e continuato nel Pdl con lobiettivo di allargare il dibattito allinterno del centro-destra.
Il pronipote del Vate ha lanciato ieri, a Palazzo Reale, alla presenza degli assessori Massimo Zanello, Umberto Maerna e Maurizio Cadeo, un nuovo «manifesto» culturale: la Settimana della Bellezza. Un ciclo di incontri aperti al pubblico, organizzati da oggi al 27 febbraio in cinque province lombarde - con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Lombardia, della Provincia e del Comune di Milano, Brescia, Bergamo e Monza - allo scopo di approfondire e sviluppare il tema della Bellezza come responsabilità civica e istituzionale.
La settimana si apre stasera a Monza, al Teatro Manzoni, con un format che si ripeterà negli incontri successivi: quello di unire la «parola» allarte e allo spettacolo, alternando il dibattito a momenti musicali e videoproiezioni. Lappuntamento di stasera, ore 20.45, è con la «Bellezza nella Mente», che vedrà protagonisti il filosofo Emanule Severino, lo scienziato Edoardo Boncinelli e il docente di Antropologia Alessandro Bertirotti. La scena si sposterà il 20 febbraio a Bergamo per la «Bellezza nellAnima», con il critico darte Luca Beatrice, il filosofo Giovanni Reale e il poeta Giuseppe Conte. Il 24 toccherà a Mantova per «Bellezza nei Sensi», con il medico Willy Pasini, il docente di estetica Dario Evola e il giornalista Paolo Massobrio. «Voci della Bellezza» è il tema del 26 a Brescia, che vedrà scendere in campo i ministri Sandro Bondi e Mariastella Gelmini, lo storico Giordano Bruno GuerrI, il filosofo Stefano Zecchi, il poeta Davide Rondoni e il giornalista Angelo Crespi. Lultima tappa sarà a Milano (il 27, al Teatro Parenti) con Bellezza e Responsabilita: a confrontarsi sul tema saranno Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera dei Deputati, lo stilista Santo Versace, lo scrittore Alain Elkann, il filosofo Giulio Giorello e le firme del Giornale Marcello Veneziani e Luigi Mascheroni.
Ma perché ha senso, oggi, parlare di Bellezza? In primo luogo, ha spiegato DAnnunzio, «perché il Bello è il fondamento della dignità individuale: è alla base del rispetto di sé, delle nostre scelte, del desiderio di cambiamento verso il meglio per noi stessi e per la comunità». Ecco dunque il secondo punto: «Il Bello come fondamento della convivenza collettiva». Riconoscendo in sé la Bellezza, spiega DAnnunzio, «tendiamo a ricercarla nellAltro, e siamo così portati allamore, alla solidarietà, allagire per il bene collettivo. In questo senso (terzo punto) la battaglia per la Bellezza diventa una battaglia politica: che si dispiega nella difesa della qualità della vita, nella tutela dell'ambiente, nella valorizzazione del nostro patrimonio artistico, delle tradizioni e delle diversità culturali che contraddistinguono le comunità». «La cultura deve essere fruibile, partecipativa, e soprattutto ha spiegato lassessore provinciale alla Cultura, Umberto Maerna - deve implicare delle scelte. Occorre assumersi delle responsabilità, soprattutto nei confronti dei giovani. Il compito delle istituzioni è educare, indirizzare, evidenziare valori come lidentità, le appartenenze, il radicamento sul territorio».
La cultura del centrodestra scrive un manifesto alla Bellezza
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