Gli artisti accendono Expo City Dubai con opere di luce

Al via la seconda edizione del festival internazionale di "light art". In mostra per una settimana opere scenografiche di artisti e designer che confermano il rinascimento culturale dell'Emirato

Gli artisti accendono Expo City Dubai con opere di luce

Il rinascimento culturale e turistico di Dubai brilla di luce propria in questi giorni grazie alla seconda edizione di “Dhai Dubai”, la spettacolare mostra dedicata alla "light art" guidata da artisti e designer emiratini e ospitata dall’iconica Al Wasl Plaza all’interno di Expo City Dubai. L’evento, frutto della collaborazione strategica tra Expo City Dubai e la Dubai Culture and Arts Authority (Dubai Culture), è presentato come “una celebrazione della luce, dell’eredità e della creatività illimitata”. Grazie a questa manifestazione, Dubai si afferma come un polo globale dell’arte contemporanea, allineando la propria visione urbana e culturale a una vera e propria esplosione di creatività. L’iniziativa rappresenta infatti una piattaforma pionieristica per gli artisti degli Emirati e di tutta l'area araba , che con le loro opere trascendono la mera esposizione di opere e trasformano la mostra in un gigantesco progetto “site specific”.

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Due figure di rilievo sono alla direzione artistica della mostra: Amna Abulhoul, curatrice esecutiva e Direttore Creativo dell’Intrattenimento ed Esperienze di Expo City Dubai (a confermare la sempre più nunmerosa presenza femminile nei progetti artistici), e Anthony Bastic AM, CEO e Direttore Creativo di AGB Creative. Insieme curano sette nuove commissioni di artisti emiratini, rappresentanti tre generazioni creative, tra cui: Fatma Lootah (ambasciatrice culturale Emirati, da lungo residente in Italia), Mohammed Kazem (tra i pionieri della scena creativa emiratina, noto per video, fotografia e performance), Khalid AlBanna (esperto in collage e scultura, architettura urbana), Alia Bin Omair (designer di gioielli che unisce tradizione e oggetti ritrovati), AlZaina Lootah (architetta e designer che fonde retaggio e contemporaneità), Ahmed Al Areef Al Dhaheri (multidisciplinare che esplora identità e memoria visiva) e Hessa Alghandi (designer e curator che trasforma narrazioni culturali in espressioni funzionali). “Gli artisti che abbiamo riunito per la seconda edizione di Dhai Dubai sono una riflessione radiosa dell’eccezionale spettro di talento degli UAE,” dichiara Amna Abulhoul. “Quest’anno, sette voci emiratine, ognuna con il proprio linguaggio di luce, si presentano per condividere pratiche tanto diverse quanto i sogni della nostra nazione. Le loro opere rivelano come la luce non sia solo illusione, ma un battito della nostra cultura, che modella la memoria, ispira la connessione e guida l’immaginazione".

Shaima Rashed Al Suwaidi, CEO del settore Arti, Design e Letteratura di Dubai Culture, ha ribadito l’impegno dell’Autorità nel supportare iniziative che “arricchiscono la scena creativa della città”. In proposito ha affermato: “Dhai Dubai, attraverso la programmazione interattiva, riflette la profondità della nostra partnership con Expo City Dubai, evidenziando i nostri sforzi continui per potenziare il turismo culturale e sostenere le industrie culturali e creative incoraggiando gli artisti a presentare opere che incarnino i valori e lo spirito dell’emirato”, e aggiunge: “Questa mostra segna un momento importante nel nostro calendario annuale, promuovendo la Strategia per l’Arte Pubblica e favorendo il dialogo tra artisti e diverse comunità. Invita i visitatori a esplorare il ruolo dell’arte nel connettere le persone, scoprire i creativi che plasmano i nostri spazi pubblici e vivere come la diversità della città prenda vita attraverso installazioni innovative. Così Dhai Dubai dimostra l’approccio lungimirante del talento emiratino, il cui lavoro è al passo con le tendenze globali dell’arte contemporanea”.

Il tema di questa edizione – “Light Influences Life” – esplora l’impatto profondo della luce sull’arte, la cultura e la narrazione degli Emirati. Le sette sculture luminose si configurano come portali verso un linguaggio in evoluzione della luce, esplorando la risonanza spirituale, emotiva e artistica all’interno della cultura emiratina. In parallelo alle installazioni principali, Dhai Dubai introduce anche un ambizioso programma di «artist talks» e dialoghi pubblici ospitati presso il nuovo spazio culturale House of Arts, all’interno di Expo City Dubai, concepito come un crocevia di creazione e connessione per artisti e sognatori della regione del Golfo Arabo.

Questa scelta – un’attrazione immersiva, interattiva e gratuita – si inserisce in una strategia più ampia che vede Dubai investire nella cultura come volano di identità, innovazione e attrazione globale. Expo City Dubai, cuore del nuovo scenario urbano e culturale dell’emirato, rappresenta non solo un’eredità di Expo 2020 ma anche un laboratorio del futuro, con obiettivi di sostenibilità, diversificazione economica e comunità creative.


Dhai Dubai 2025 emerge come momento centrale nel grande rinascimento culturale che Dubai sta attraversando e giunge a coronamento di un lungo percorso che ha visto emergere in questi ultimi anni gallerie e artisti oggi riconosciuti a livello internazionale; è un evento che unisce radici e visione, heritage e innovazione, artisti locali e pubblico internazionale, un invito a guardare la città non solo come metropoli del turismo, dell’economia e della tecnologia, ma anche come culla di creatività, espressione artistica e dialogo culturale.

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