ChatGPT, down: cosa succede alla piattaforma Open AI

Dalle 8.30 di stamattina, 10 giugno, ChatGPT presenta problemi in tutto il mondo, Italia compresa. Ecco cosa sta succedendo

ChatGPT, down: cosa succede alla piattaforma Open AI
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Chiunque stamattina e in tutto il mondo abbia provato ad utilizzare ChatGPT si è imbattuto in pagine che non si caricano o in risposte lentissime. Dalle 8.30 di oggi, 10 giugno numerosi utenti stanno segnalando malfunzionamenti nella piattaforma sviluppata da OpenAI. Un rapido picco di segnalazioni è stato registrato in Italia dalla piattaforma Downdetector poco prima delle 11:00 ma la situazione non è ancora risolta.

Cosa succede

Il chatbot, noto per rispondere in tempo reale a domande su qualsiasi argomento, in molti casi risulta completamente bloccato oppure genera risposte con tempi di attesa estremamente lunghi. In alcuni casi, compare un messaggio d'errore che riporta: "Qualcosa è andato storto mentre stavamo generando la risposta. Se il problema persiste per favore contatta il nostro help center". In altri ancora la schermata rimane vuota senza che venga riportata alcuna risposta.

Al momento sulla pagina ufficiale la società OpenAI ha ammesso l'esistenza dei problemi e ha dichiarato: "Alcuni utenti stanno riscontrando tassi di errore e latenza elevati nei servizi elencati. Stiamo continuando a indagare su questo problema".

La natura del down

Al momento, OpenAI non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale in merito alla natura del down di ChatGPT. L'azienda diretta da Sam Altman si è limitata a confermare l'esistenza del problema. Le cause che lo hanno generato potrebbero essere varie: una possibilità è che ci siano stati problemi sui server che ospitano la piattaforma. Un'altra ipotesi riguarda potenziali errori nei sistemi DNS, abbreviazione che sta per Domain Name System: si tratta del meccanismo che “traduce” i nomi dei siti Web in indirizzi IP comprensibili dai computer. Quando qualcosa va storto a livello DNS, il dispositivo da cui vi connettete non riesce a trovare il “percorso” per raggiungere il server corretto, ma queste, sono ovviamente ipotesi senza nessuna conferma.

Cosa fare

Dato che il problema non dipende dagli utenti, riavviare il proprio computer o disconnettersi dal Wi-Fi non porta a risultati concreti, proprio perché la causa risiede a monte. È quindi inutile – almeno in questa fase – tentare soluzioni “fai da te”.

Va detto, inoltre, che OpenAI ha storicamente dimostrato un buon livello di reattività nella gestione di questi disservizi. Quando si sono verificati eventi simili in passato, la piattaforma è tornata operativa nel giro di poche ore.

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