Cultura e società

Haggis condannato per stupro: 7,5 milioni alla vittima

Il regista premio Oscar Paul Haggis è stato condannato a New York per stupro. Il cineasta canadese dovrà risarcire per almeno 7,5 milioni di dollari la donna che lo aveva denunciato

Paul Haggis ha vinto due Oscar come sceneggiatore
Paul Haggis ha vinto due Oscar come sceneggiatore

Il regista premio Oscar Paul Haggis è stato condannato a New York per stupro. Il cineasta canadese dovrà risarcire per almeno 7,5 milioni di dollari la donna, la publicist Haleigh Breest, che nel 2017 lo aveva denunciato accusandolo di averla violentata quattro anni prima. Il processo civile a Manhattan è durato due settimane. Haggis era stato arrestato lo scorso giugno in Italia, e poi rilasciato, con l’accusa di aggressione sessuale aggravata. Il premio Oscar ha 69 anni e all’epoca dei fatti la Breest ne aveva 26.

Cosa è successo

Il regista di "Crash", nonché sceneggiatore di "Million Dollar Baby" e "Casino Royale", è stato giudicato da una giuria civile della Corte Suprema di New York dopo un processo per responsabilità civile iniziato il 19 ottobre. Come ricordato, il cineasta era stato accusato nel dicembre del 2017 da una pubblicista, Haleigh Breest, che lavora nell'industria cinematografica, di averla violentata nel gennaio 2013, quando lei aveva 26 anni. Dopo l'accusa, arrivata nel bel mezzo dell'ondata di libertà di parola #MeToo sulla violenza sessuale e il sessismo contro le donne, il regista era stato oggetto di accuse di violenza sessuale da parte di altre donne. L’imputato è però apparso davanti al tribunale di New York solo per i fatti denunciati dalla Breest, che il regista ha sempre negato. Più di recente, lo scorso giugno, Paul Haggis era stato arrestato in Puglia, sempre con il sospetto di aver aggredito sessualmente una giovane donna, cosa che anche in questo caso ha negato.

Il racconto della Breest

Nel corso del processo civile, gli avvocati del regista hanno suggerito mercoledì davanti alla giuria popolare del tribunale di New York che la denuncia di Haleigh Breest fosse stata teleguidata dalla Chiesa di Scientology, con la quale Paul Haggis ha tagliato ogni rapporto e che da allora ha criticato. Nella sua denuncia, la Breest ha raccontato che la sera del 31 gennaio 2013, subito dopo la proiezione di un film a Manhattan, il regista aveva insistito perchè andasse a bere qualcosa a casa sua, anche se lei aveva risposto di preferire un bar. Secondo quanto raccontato dalla donna, una volta arrivata nel suo appartamento, Haggis le ha fatto numerose avances prima di costringerla a praticargli del sesso orale e poi violentarla di nuovo. Il regista, che non deve risponderne penalmente, aveva replicato che il rapporto sessuale era stato consensuale."Sono grata di aver avuto l'opportunità di andare in tribunale per cercare giustizia e stabilire le responsabilità, e che la giuria abbia deciso di seguire i fatti e di credermi", ha dichiarato Breest in un comunicato.

Il silenzio degli avvocati

La giuria, formata da sei persone, ha impiegato quasi sei ore prima di raggiungere il verdetto che ha accolto la versione della Breest: la donna ha testimoniato che non si era sentita di rifiutare l'invito a casa di Haggis a causa della sua statura come vip di Hollywood. Haggis ha accolto la decisione in aula e, alla lettura del verdetto, ha guardato le figlie e mormorato "è tutto ok". Il 69enne è poi uscito in silenzio dalla corte con la famiglia. I suoi avvocati non hanno risposto ai giornalisti che chiedevano se il regista abbia o meno intenzione di presentare appello. I 7,5 milioni di dollari di danni assegnati dalla giuria alla vittima come risarcimento potrebbero essere solo un inizio: i giurati si riuniranno nuovamente lunedì prossimo per decidere se Haggis dovrà pagare anche danni punitivi.

Noto per essere uno dei creatori della serie "Walker Texas Ranger", Paul Haggis ha vinto nel 2006 l'Oscar per il miglior film e la migliore sceneggiatura originale per "Crash" ("Collisione").

Oltre a questo, è stato anche sceneggiatore di Million Dollar Baby, Memorie dei nostri padri e Lettere da Iwo Jima di Clint Eastwood, nonché degli episodi della saga di James Bond "Casino Royale" e "Quantum of Solace".

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