
Se si pensa al mondo dei videogiochi non c'è personaggio più famoso e iconico di Super Mario. Apparso per la prima volta nel gioco Donkey Kong, Super Mario è un idraulico vestito con una salopette blu e una maglia rossa che, spesso accompagnato dal fratello Luigi, ha il compito di salvare la principessa Peach. Famoso per i suoi salti (e per il suono che li accompagna), Mario è il personaggio più famoso della consolle Nintendo, di cui è diventato anche la mascotte, dal momento che Mario appare in moltissimi giochi, sia come protagonista che come cameo. Tutti ormai conoscono la fisionomia di questo uomo con il cappello rosso e i folti baffi neri. Quello che, però, forse non tutti sanno è che il personaggio di Mario - che al suo debutto venne chiamato Jumpman proprio per la sua caratteristica di gioco principale (il nome significa uomo che salta) - è ispirato in realtà a un imprenditore italo-americano.
La fonte di ispirazione per il personaggio e, successivamente, per il nome dello stesso è Mario Arnold Segale, un uomo italo-americano che viveva a Seattle e che, nel 1981, permise alla Nintendo di affittare un suo deposito nella città di Washington D.C., semplificando la vita alla Nintendo. L'azienda, infatti, è un'azienda nipponica e negli anni Ottanta era ancora semi-sconosciuta negli Stati Uniti. Proprio per questo, la Nintendo non aveva un grande budget per operare su suolo americano e non poteva "sperperare" troppo denaro per affittare uno stabile da adibire a quartier generale. E, in un primo momento, la situazione non sembrava destinata a migliorare. Mentre i creativi dell'azienda lavoravano al progetto che poi sarebbe diventato il successo planetario di Donkey Kong, le casse della Nintendo continuarono a svuotarsi, al punto che divenne difficile rispettare le scadenze contrattuali dell'affitto. Impensierito dalla mancanza di versamenti sul suo conto, Mario Segale decise di recarsi a Washington D.C. per comprendere la situazione finanziaria dei suoi affittuari e cercare di risolvere il proplema. Minoru Arakawa, che all'epoca era alla guida di Nintendo of America, spiegò la situazione a Segale e lo implorò di aspettare ancora qualche giorno, promettendo un pagamento in breve tempo. Mario Segale avrebbe avuto il potere e il diritto di "cacciare" la Nintendo dalla sua proprietà, ma decise di accettare la richiesta di Arakawa, permettendo alla Nintendo di rimanere nei magazzini finché i vertici non misero insieme il denaro necessario per coprire il debito che, nel frattempo, si era gonfiato. Per ringraziare Mario Segale della pazienza e della comprensione, alla Nintendo decisero di dedicargli un personaggio. Come si legge su National Geographic, Jumpman, il personaggio di Donkey Kong che aveva il compito di saltare ed evitare i barili che gli venivano lanciati contro, venne ribattezzato Mario a partire dal 1983, quando il gioco venne lanciato sul mercato.. Questo anche perché tra l'idraulico e l'imprenditore italo-americano c'era una certa somiglianza, che rese ancora più immediata l'ispirazione.
Nonostante abbia avuto il merito di "battezzare" il personaggio più famoso nel mondo videoludico, Mario Segale, classe 1934, rimase sempre nell'ombra. Non si lasciò irretire dalle sirene della fama e condusse una vita tutto sommato tranquilla, attento a rispettare il proprio desiderio di privacy e tranquillità, fino alla morte avvenuta il 27 ottobre 2016. A dimostrazione del suo carattere introverso, ancora oggi esistono pochissime fotografiche e documentazioni pubbliche su Mario Segale che, proprio come Super Mario, ha finito col diventare una leggenda.
Per quanto riguarda l'aspetto fisico sul personaggio, su GeoPop si legge di come sul web si sia diffusa una teoria secondo cui l'idraulico sia ispirato anatomicamente a Folco Lulli, noto attore e regista italiano attivo tra gli anni Quaranta e gli anni Sessanta, che lavorò con registi del calibro di Mario Monicelli, Mario Soldati e Sergio Corbucci.
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