Il "lipstick effect" che spaventa i mercati: perché un rossetto fa paura

Nel 2022 la Germania ha registrato un boom di vendite del rossetto: ecco la spiegazione degli analisti dietro a un fenomeno che è accaduto anche in passato

Il "lipstick effect" che spaventa i mercati: perché un rossetto fa paura

In tempi di crisi si tende a risparmiare: è così che molti settori hanno visto una naturale contrazione della vendita dei loro prodotti che dura a fasi alterne da un paio d'anni, prima a causa della pandemia con tutti noi rinchiusi in casa e adesso per l'inflazione e il caro-vita. Proprio per questo saltano ancora di più all'occhio i dati delle vendita del rossetto in Germania, che nell'ultimo periodo hanno visto un balzo. E non è un caso: il "lipstick effect" è un fenomeno che esiste ormai da tempo ed è studiato e temuto dagli economisti. Vediamo perché.

Cosa sta succedendo

La notizia è stata data dal quotidiano tedesco Tagesspiegel che ha titolato "Un piccolo lusso contro le crisi": tra le aziende che hanno segnalato l'impennata di uno dei cosmetici più amati dalle donne c'è Cosnova che nel 2022 ha venduto più rossetti sia rispetto alla normalità ma ha anche aumentato di un terzo le vendite rispetto all'anno precedente del suo marchio più venduto, Essence.

Cos'è "l'effetto rossetto"

Gli economisti che studiano il fenomeno non hanno dubbi: quest'effetto rossetto (in inglese "lipstick effect") è dovuto principalmente alla voglia di uscire fuori, simbolicamente, dalla crisi concedendosi piccoli lussi nella vita quotidiana. Non potendo affrontare spese più onerose (auto, case, viaggi), le donne provano a gratificarsi acquistando qualcosa di inessenziale ma economico, come può essere un cosmetico. Gli uomini rispondono con l'acquisto dei profumi. Nel 2022 in Germania si è registrato un aumento del 16% della vendita di rossetti, con otto milioni di lipstick venduti negli ultimi 365 giorni.

La storia si ripete

Corsi e ricorsi storici: non è un caso che psicologicamente si attivano meccanismi di difesa quando non si può vivere al massimo di quanto si vorrebbe. Lo stesso fenomeno accadde nel 2009, anno in cui l'economia tedesca perse tanti punti percentuali a causa della crisi. Come ricorda Repubblica, la stessa situazione si verificò quell'anno così come nel 2001 dopo choc dell'attentato alle Torri Gemelle. Per tornare ancora più indietro, negli anni '90, situazione identica anche quando ci fu la Grande Depressione negli Stati Uniti (anni Trenta). Yvonne Wutzler, capo marketing di Cosnova, ha affermato al quotidiano tedesco che "i numeri record del 2022 sono da attribuire in parte alla fine delle restrizioni della pandemia".

Quando c'erano pandemia e lockdown le vendite che erano scese di circa un punto e mezzo ogni anno. Un concorso di cause, quindi, ma l'effetto è comunque lo stesso: tanti rossetti per iniziare alla grande il 2023 e mettersi alle spalle una crisi che dura ormai da troppo tempo.

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