La viceministra Marlène Schiappa sulla copertina di Playboy: è bufera in Francia

Uscirà il prossimo 8 aprile il numero della rivista Playboy che vede in copertina la viceministra Marlène Schiappa. Polemiche dentro e fuori l'esecutivo

La viceministra Marlène Schiappa sulla copertina di Playboy: è bufera in Francia

La segretaria di Stato all'Economia sociale, e in passato ministra alle Pari opportunità, Marlène Schiappa, comparirà in intimo sulla copertina dell'edizione francese di Playboy del numero in uscita il prossimo 8 aprile. La notizia sta facendo molto discutere in queste ore in Francia anche perché la ministra sarà protagonista di una lunghissima intervista - con altre immagini - nelle pagine interne del magazine.

L’annuncio

A dare l’annuncio è stato il quotidiano francese Le Parisien che riporta come l’intervista verterà essenzialmente "sulla libertà delle donne ma anche su femminismo, politica e letteratura". La Schiappa sarà effettivamente la prima esponente di un esecutivo a parlare di violenza sulle donne, emergenza climatica ed economia solidale sull’erotica rivista statunitense. Secondo le indiscrezioni, saranno dodici le pagine dedicate alla viceministra tra intervista e fotografie.

La copertina

Marlène Schiappa, a cominciare dalla copertina, appare vestita solo con una canottiera intima, capelli sciolti e gambe divaricate e, a fianco, a completare il tutto, la bandiera tricolore francese. “È vestita e indossa un lungo abito bianco. Questo è il caso di tutte le foto”, avevano assicurato la scorsa settimana i portavoce della Schiappa, quando era stata diffusa una foto della copertina. E ancora dicono dal suo entourage: "Marlène Schiappa è l'unica ministra in grado di rispondere alle domande di un giornale come Playboy e per questo è la prima donna politica protagonista sulla sua copertina".

Le reazioni

Interpellato dai media francesi, il direttore dell'edizione francese di Playboy, Jean-Christophe Florentin ha detto che la rivista intende percorrere, a suo modo, una linea editoriale più progressista; l’obiettivo, infatti, sarebbe privarsi della storica etichetta di “rivista da vecchi maschilisti", per essere utile alla causa del femminismo e della parità di genere.

Nel governo, però, sottoposto all'eccezionale tensione di questi mesi per la protesta sociale contro la riforma delle pensioni, tutta questa vicenda non appare a tutti gradita. Secondo Le Parisien, molti colleghi di Schiappa riterrebbero "inammissibile" l'iniziativa. Non sarebbe la prima volta in cui la ministra si trova al centro dell’onda mediatica; proprio un mese fa, infatti, Schiappa aveva fatto parlare di sé ufficializzando - per evitare conflitti d'interesse - la sua relazione con Matthias Savignac, presidente della Mgen, la mutua che copre i rischi sanitari dei dipendenti dell'Educazione nazionale. Secondo le regole, da allora a Marlène Schiappa sono stati sottratti alcuni "dossier" a rischio di destare sospetti.

E ancora, a fine 2021, aveva sollevato un polverone un video che la immortalava con delle influencer popolari su Instagram al ministero dell'Interno; così come i suoi romanzi a sfondo erotico, alcuni scritti sotto lo pseudonimo Marie Minelli.

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