Nei giorni in cui migliaia di visitatori affollano i padiglioni del Salone del libro di Torino, tra gli addetti ai lavori del mondo editoriale e culturale c’è fibrillazione per due importanti nomine che influenzeranno nei prossimi anni le politiche culturali italiane. Si tratta della scelta del nuovo direttore del Salone del libro che dovrà succedere a Nicola Lagioia e del nuovo presidente del Circolo dei Lettori di Torino. Se nel primo caso c’è ancora tempo per arrivare a una decisione, per il Circolo dei Lettori si è alle battute finali. Istituzione torinese con prestigio nazionale, la nomina del nuovo direttore spetta alla regione che è governata dal centrodestra. In queste settimane sono circolati vari nomi e la partita è ancora aperta con due ipotesi in campo: da un lato tecnici che rischierebbero di non essere tali ma sbilanciati a sinistra, dall’altro una figura di spessore con valori assimilabili al mondo del centrodestra.
Tra i nomi circolati c’è quello dell’avvocato Stefano Commodo, personalità con legami nella società piemontese e soprattutto apprezzato anche nel mondo editoriale per le sue iniziative culturali. Sarebbe una scelta importante perché garantirebbe la nomina di un profilo culturale e valoriare ben definito. Il rischio di affidarsi a figure “tecniche” ma vicine all’apparato culturale della sinistra potrebbe avvenire per il Salone del libro di Torino di cui nel 2024 verrà indicato il nuovo direttore.
Si tratta di una questione di principio: quando la sinistra è al governo a livello nazionale, regionale, comunale, tende a compiere (attualizzando la lezione dell’egemonia gramsciana) un’occupazione dei posti chiave in ambito culturale. Siano essi teatri, fondazioni, circoli letterari, nulla viene lasciato al caso e nessuna posizione viene concessa a chi proviene da una diversa tradizione politico-culturale. Quando il centrodestra ha l'opportunità di governare, è necessario seguire lo stesso modus operandi e promuovere personalità, a livello locale e nazionale, che non solo non siano ostili ma provengano da un campo di gioco ben definito. Ciò non significa per forza scegliere figure con una connotazione partitica bensì orientarsi verso nomi che abbiano una visione valoriare condivisa.
Solo così si potrà incidere riuscendo a realizzare programmi, eventi, iniziative che promuovano temi e autori spesso (ingiustamente) lasciati ai margini o che non trovano spazio quando la gestiione è di segno opposto. Il Salone del libro e il Circolo dei lettori rappresentano una doppia occasione da non perdere dal momento in cui il centrodestra governa in Piemonte e ha la possibilità di far sentire la propria voce.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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