In comune Lawrence e Nancy Durrell ebbero sempre poco, tranne l’età e il fatto d’essere stati, negli anni Trenta del Novecento, marito e moglie. Si erano sposati intorno ai vent’anni, lei una bellezza alla Garbo, gambe lunghe, ventre piatto, spalle larghe, occhi blu, lui sul metro e sessanta, non brutto, ma stranamente infantile nel suo insieme, un adulto con le misure e le fattezze di un bambino. Un amico lo descrisse come «un homunculus creato da qualche prestigiatore», lui stesso ironicamente suggerì di presentarsi in Comune, il giorno delle nozze, con due nani per testimoni in modo da rendere meno evidente la sua non statura...
In Amateurs in Eden (Virago, pagg. 336, sterline 25), Joanna Hodgkin, figlia di Nancy e del suo secondo marito, Edward Hodgkin, suggerisce qualche altro elemento per spiegare il perché di una coppia così stranamente assortita: un’infanzia dorata e poi d’improvviso resa ferrigna da difficoltà economiche, un senso di frustrazione per non essere stati all’altezza delle aspettative dei genitori, la sensazione di essere sempre e comunque degli outsider nei confronti di una società britannica gerarchicamente organizzata. Lawrence era nato in India come suo padre e suo nonno, semplici tecnici al servizio di un impero, Nancy era figlia di un dentista affermato e poi fallito.
Sono parallelismi utili, ma non sufficienti e forse il segreto di quel perché sta nella complementarietà che a volte unisce gli opposti. La bellezza di Nancy era insicura e quasi inconsapevole, sempre alla ricerca di qualcuno da proteggere per sentirsi in qualche modo realizzata e insieme protetta; l’aspetto infantile di Lawrence era come trasfigurato da una teatralità seducente e allarmante, una sorta di one man show che lo vedeva sempre sulla scena. Lei trovò in lui una causa e un motivo, lui una musa e insieme un’estetica. Perché funzionasse, avevano bisogno di una bohème esistenziale e di un luogo magico. Per la prima erano sufficienti le inclinazioni artistiche di entrambi: Nancy dipingeva, Larry voleva divenire uno scrittore. Per il secondo, la «pudding Inghilterra» non era lo scenario adatto. Scelsero Corfù, che allora era un paradiso nascosto e però nel mar Mediterraneo...
Lawrence Durrell è famoso per il suo Quartetto di Alessandria , uscito fra il 1957 e il 1960, quando cioè aveva 45 anni, e che all’epoca gli diede una fama un po’alla Byron e un po’ alla Wilde: l’inglese in fuga da quella«vita inglese cupa,cupissima come un’autopsia » e che sceglieva di vivere fra la Grecia, l’Egitto, la Francia, Atene e il Cairo, Rodi e Cipro, Alessandria e Corfù, la Provenza; l’esteta amico di Henry Miller, come lui cantore di una sessualità non repressa e di una paganità felice,con in più però il gusto morbido e languido per l’orrore, lo stravagante, il perverso.
Nancy allora non c’era già più, un matrimonio durato un pugno di anni e che non sopravvisse allo scoppio della Seconda guerra mondiale. È però in quel pugno di anni che Durrell aveva intessuto le sue amicizie intellettuali, era divenuto scrittore, aveva capito di avere una voce stilisticamente propria,un tono particolare che era tutt’uno con la natura e la nostalgia di un Eden scomparso, privo di artifici e pieno di bellezza fisica e quindi morale. Era naturalmente un Eden immaginario, ancora più frustrante perché, a differenza del suo amico e mentore Miller, che di una sessualità disinibita aveva fatto la propria bandiera, l’anti-inglese Durrell era nel campo coniugale un perfetto concentrato della pruderie britannica. Il risultato era una sorta di dio Pan con i sentimenti e i comportamenti di un marito geloso, e quanto a Nancy, la ginnastica sessuale non era il suo forte e poi di solito le donne trovano noioso ciò che al maschio sembra eccitante....
Scrive Joanna Hodgkin che, a detta della madre, il matrimonio fallì anche perché Lawrence Durrell aveva un elemento distruttivo nel carattere che lo portava a martirizzare chi gli stava vicino. Ma è anche vero che l’insicurezza di lei quanto al proprio talento, talmente paralizzante da impedirle alla fine di dipingere, andò in quegli anni di pari passo con la convinzione che lui aveva invece nelle proprie capacità, e questo non poteva che portare a una specie di bullismo maritale da un lato, un muro di ghiaccioedirisentimento dall’altro,aldisastro infine.
Quando divorziarono, si rifecero entrambi una vita, dopotutto non avevano ancora trent’anni: Nancy sposò un giornalista e mise una pietra sopra alla ragazza bohèmienne che era stata; Larry nel tempo ebbe quattro mogli e continuò a lavorare intorno al proprio mito e all’idea di una vita inimitabile in luoghi dove nessun potesse imitarlo.
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