Carmina non dant panem è, come tutte le massime, una fesseria. Dipende dal genere di carmina. Il thriller e l'hard, due filoni (para)letterari tanto inflazionati quanto massacrati dalla critica, sono ancora capaci di sfornare successi clamorosi, dalle vendite sorprendenti e dai guadagni impensabili. La cronaca ci offre due ennesimi casi esemplari.
Negli Stati Uniti, dove sempre più scrittori scelgono il self-publishing, saltando le case editrici tradizionali, Hugh Howey, prima ancora di arrivare in libreria, ha guadagnato un milione di dollari con il suo thriller Wool, messo sul mercato in versione ebook (mezzo milione di copie vendute online). La casa editrice Simon&Schuster ha acquistato i diritti per la pubblicazione cartacea del libro. Mentre il regista Ridley Scott s'è aggiudicato i diritti cinematografici. Cose che per ora possono succedere giusto negli Usa, dove la vendita degli e-book (fiction e non fiction) è cresciuta del 36% nei primi tre trimestri del 2012. In italia, come è noto, la quota di mercato degli ebook è ancora ferma a percentuali risibili.
Quello che però può succedere da noi, è che dopo l'orgia mediatica delle celebri Sfumature dell'inglese E.L. James, che si credeva avessero saturato il mercato, due giorni fa, l'8 marzo, festa delle donne, nelle classifiche di vendita arrivasse al primo posto un altro «rosa porno»: Riflessi di te (Mondadori), seconda parte di un'altra trilogia hard (The crossfire trilogy) di un'altra casalinga inquieta, Sylvia Day.
Forse è per questo che ha avuto successo.
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