Cultura e Spettacoli

Chi vuole una copia dell'«Infinito»? Vale 250mila euro

Una copia manoscritta della poesia più famosa della Letteratura italiana, L'infinito di Giacomo Leopardi (1798-1837), è stata ritrovata tra le carte di un collezionista. È stata periziata come autentica. Sarà messa all'asta al prezzo base di 150 mila euro. E la Regione Marche fa un appello al Ministero dei Beni culturali perché il documento non finisca in mano private. Ce n'è abbastanza per fare notizia.
E la notizia è che Luca Pernici, direttore degli Istituti culturali del Comune di Cingoli (Macerata), mentre faceva ricerche su altri documenti storici, ha scoperto fra le carte provenienti dall'archivio dei conti Servanzi Collio di San Severino Marche (ora di proprietà di un collezionista che ha chiesto di rimanere anonimo) un manoscritto con la lirica L'infinito. Forse una trascrizione dell'opera che il poeta lasciava a Recanati, come copia di lavoro nel caso in cui fosse successo qualcosa al quadernetto degli Idilli che portava con sé a Roma. Redatto tra il 1821 e il 1822, il manoscritto rappresenta il terzo testimone, del tutto sconosciuto sino al momento della scoperta, dell'Infinito, di cui esistono finora altri due autografi, uno a Napoli e uno a Visso. «All'apparenza - ha spiegato Laura Melosi, docente della cattedra Leopardi all'ateneo di Macerata - la copia è così conforme all'originale da aver destato sospetti circa l'autenticità. I dubbi sono stati sciolti con la misurazione delle dimensioni dei caratteri, che ha escluso la possibilità del ricalco, e l'esame delle caratteristiche fisiche del supporto cartaceo». Anche Marcello Andria, per anni conservatore delle Carte Leopardi della Biblioteca Nazionale di Napoli, non ha dubbi: la poesia è senz'altro di Giacomo per grafia, inchiostro e carta usata.
Il manoscritto sarà messo all'asta dalla casa Minerva Auctions a Roma il 26 giugno, al prezzo di base di 150 mila euro, ma data l'unicità del cimelio si ipotizza un risultato finale ben superiore.

La Regione spingerà perché il ministero dei Beni culturali acquisti l'autografo per evitare - come già accaduto per documenti simili - che cada in mano ai privati.

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