Federico Barbarossa, un nostro contemporaneo

Il discusso e affascinante imperatore protagonista di un volume presentato il 24 ottobre

Tiranno, spietato e crudele. Un vero e proprio Anticristo. Un sovrano illuminato; un cavaliere coraggioso e leale, questo è Federico I di Svezia, soprannominato il Barbarossa, re di Germania nel 1152 e imperatore del Sacro Romano Impero dal 1155. Su di lui il giudizio degli storici si è diviso nettamente.

Ma per Jennifer Radulovic, autrice di «Federico Barbarossa e la battaglia di Monte Porzio Catone. Lo straordinario piano militare del 1167» (Jouvence), è stato «un vero capo di governo... con attenzione alla nuova economia monetaria... si è rivelato, soprattutto, un condottiero riflessivo che non si è mai lasciato fagocitare dagli eventi, chiudendo uno a uno tutti i fronti nel giro di qualche anno, attraverso la nuova arma politica della diplomazia».

Qualità che starebbero benissimo a un uomo di stato contemporaneo, e accendono l'interesse anche dei non addetti ai lavori per questa «bataille-histoire», come la definisce Franco Cardini nella sua prefazione. Il libro sarà presentato in tutta Italia: primo incontro alle porte di Roma, esattamente a Monte Porzio Catone (il luogo della battaglia) venerdì 24 ottobre.

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