Cultura e Spettacoli

Per i seicento anni della Collegiata al via il restauro della chiesa di Villa

Al via i lavori di restauro e conservazione della chiesa di Villa di Castiglione Olona, gioiello architettonico del primo rinascimento fiorentino

Foto di Franco Canziani
Foto di Franco Canziani

Il 7 gennaio 2022 ricorrerà il sesto centenario della Collegiata di Castiglione Olona, il complesso religioso in provincia di Varese che da secoli caratterizza il paesaggio con la sua sagoma facilmente riconoscibile. Fu costruito per volere del cardinale Branda Castiglioni e la sua realizzazione influenzò l'intera società locale. Nel paese sorsero nuove abitazioni, una scuola di grammatica e di canto e la chiesa di Villa.

Proprio quest'ultima struttura, che per anni è stata il fulcro religioso della popolazione, in occasione del sesto centenario sarà oggetto di un intervento di restaurazione, che darà nuovo vigore all'intero borgo. È uno dei primi esempi di architettura rinascimentale fiorentina in Lombardia, un gioiello architettonico che non ha simili sul territorio, la cui costruzione risale al 1437. È stata ultimata in appena sei anni e gli studi concordano nel rilevare una matrice progettuale toscana, riconoscendo il modello nella sagrestia Vecchia di San Lorenzo a Firenze, progettata da Filippo Brunelleschi e terminata nel 1429.

L'autore del progetto potrebbe essere stato Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta, che negli anni Trenta del XV secolo a Castiglione Olona affrescò nella Cappella di Palazzo Branda Castiglioni e nella Collegiata. La chiesa di Villa è tutt'oggi il cuore del borgo storico di Castiglione Olona. Per onorare la sua storia e la sua importanza nel tessuto locale, la parrocchia Beata Vergine del Rosario ha deciso di affidare la progettazione per il rifacimento della facciata agli architetti Matteo Scaltritti e Lorena Bauce. Trattandosi di un edifico storico, il progetto è stato approvato dalla Soprintendenza competente, nella persona dell’architetto Roberto Nessi. I lavori saranno a cura della ditta ICSA (Interventi Conservativi Storico Artistici) del restauratore Bruno Giacomelli.

La ristrutturazione avrà inizio a breve. Da tempo gli esperti lavorano al progetto per studiare gli interventi più consoni al tipo di struttura. Per tale ragione, lo scorso marzo sono stati effettuati alcuni saggi stratigrafici per avere esatta contezza dell'attuale stato delle finiture esterne. Alla luce di quanto emerso, gli esperti hanno optato per un intervento conservativo della struttura, che ha lo scopo di riqualificare l’aspetto delle superfici intonacate della chiesa e del suo campanile.

Non saranno interventi invasivi, ma saranno volti principalmente all'eliminazione dei depositi diffusi nel corso del tempo. Quindi i restauratori interverranno su alcuni fenomeni di alterazione in alcune zone della fascia inferiore, dovuti principalmente alla presenza di umidità di risalita, e lavoreranno sui rappezzi in corrispondenza dei fori dei ponteggi di interventi precedenti. Verranno sanate alcune lievi discontinuità della planarità della pareti, che favoriscono il deposito di sporco. Questi interventi sono propedeutici per l'applicazione di una velatura a calce.

Inoltre, per completare i lavori, verrà ripulito l'imponente portale in pietra della sagrestia.

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