Siamo sempre dolorosamente colpiti quando un ragazzo giovane si uccide per amore, o quando un uomo rifiutato perseguita la donna che ha cessato di amarlo e l’uccide.
Ma io sono molto colpito anche dalle lettere in cui le donne mi parlano del loro grande amore che, col matrimonio, non si capisce come, è diventato abitudine, monotonia, o di uomini che non sanno amare, o delle lotte feroci dei divorzi e mi domando perché la nostra società non ha studiato l’amore e non insegna nulla su di esso.
I genitori non insegnano ai loro figli cosa è l’amicizia,cosa è l’innamoramento,cosa accade in una relazione amorosa, per cui questi arrivano all’adolescenza senza alcun orientamento. E non basta l’educazione sessuale, che riguarda l’aspetto fisico.
Sul mondo delle emozioni non c’è una riflessione fra gli adulti e non c’è dialogo coi figli, non c’è approfondimento e non c’è chiarezza anche su cose elementari.Per esempio che l’amicizia è sicurezza e l’amore rischio, che l’amicizia è reciprocità mentre l’amore domanda sempre «mi ami?».
I genitori spesso non dicono neppure ai figli che loro sono stati uniti dall’innamoramento, un amore appassionato che però può finire e talvolta diventa un amore diverso, un volersi bene coniugale. E non chiariscono invece che il loro amore per i figli è un amore incondizionato, che non finisce mai ed è un prendersi cura. Non sanno o non spiegano che il puro desiderio sessuale non è amore, ma una avidità, come la golosità per i dolci; e che quando però si rivolge a qualcuno che ti piace diventa amore erotico. Ma ci sono tante forme di amore erotico: l’attrazione improvvisa prima per l’uno e poi per l’altro, cioè la cotta che dura poco. Poi ci sono le infatuazioni, fra cui quella erotica, quella divistica e quella competitiva,tutte intensissime per cui assomigliano molto all’innamoramento ma poi scompaiono improvvisamente.
Il vero innamoramento invece produce una maturazione della personalità, una vera rivoluzione, e si radica nella mente e nel cuore; guai perciò se non è reciproco!Se a casa e a scuola si studiassero e si parlasse seriamente di queste cose forse eviteremmo molti disordini emozionali dell’adolescenza, che poi influenzano negativamente il corso della vita.
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