Cultura e Spettacoli

L'eterno ritorno del supereroe nei tempi di crisi

Per secoli l'uomo si è appellato alla ricerca di un essere superiore. Ricerca che nell'epoca della cultura di massa ha preso le sembianze dei supereroi

L'eterno ritorno del supereroe nei tempi di crisi

L’universo cinematografico creato dalla Marvel ha aperto le porte del fumetto a nuove generazioni e a una schiera sempre più ampia di appassionati.

Eppure ancora oggi la cultura nerd viene vista con diffidenza, come se fosse la scusa per giustificare degli eterni Peter Pan, ammesso che la cancel culture non proibisca di nuovo questo paragone. In realtà i supereroi, di pellicola e di carta, rispondono a un bisogno intimo, quasi primordiale dell’uomo. Quello di credere che esista qualcuno dalle abilità straordinarie, umane o fisiche, capace di proteggerci. Nel mondo post 11 settembre colpito da crisi economiche e pandemie, questo bisogno è tracimato anche all’interno della cultura pop. E i supereroi sono diventati compagni di viaggio fidati.

È anche da questi presupposti che Norberto Baruch B, giornalista e illustratore argentino, ha raccolto decine di infografiche per raccontare l’epopea dei super uomini. “Tutti amano Batman. Chiunque vorrebbe essere Iron Man. In pochi detestano Bender di Futurama” parte da qui il viaggio dell’autore sudamericano nel libro Infocomics. I segreti dei supereroi (e degli altri personaggi dei fumetti) edito da Edizioni NPE. Un volume che raccoglie oltre 300 personaggi, visti da una prospettiva originale e storica, con un viaggio che ne analizza ogni aspetto, l’origine dei loro nomi o chi li ha disegnati per la prima volta o chi per l’ultima.

“I fumetti, i “comics” - scrive nella prefazione Baruch - sono stati utili strumenti di evasione in momenti complicati della più recente storia dell’umanità. Ma dietro il racconto a vignette, il più delle volte innocuo, si nascondono altre questioni, altri intenti. Questo libro vuole essere un pretesto per quegli adulti che desiderano riscoprire il loro lato più innocente”.

Eppure sfogliando le pagine ci si accorge che oltre al recupero dell’infanzia c’è qualcosa di più profondo. L’autore esplora, anzi disegna, nel dettaglio la storia di alcuni dei personaggi più iconici del fumetto. È il caso ad esempio di Batman e Superman. Pariamo dall’uomo pipistrello invidiato per i soldi e il successo di Bruce Wayne ma allo stesso metafora di fragilità e traumi irrisolti. Tra le infografiche ce n’è una racconta l’evoluzione del personaggio dagli Anni ’40 - e qui c’è una prima connessione tra quegli anni di turbolenza globale e il nostro complesso presente - fino alle ultime evoluzioni nei film di Christopher Nolan e Zack Snyder.

Ricostruita sapientemente anche la storia dell’Uomo di Krypton, pure lui “nato” a cavallo dei difficili Anni ’40. Nelle tavole si scoprono piccole gemme sepolte come l’origine dello storico simbolo pensato all’inizio come scudo e arrivato alla forma odierna già nel 1941. Curiosa anche la genesi del nome del suo alter ego Clark Kant, in passato già esplorato in un passaggio di Kill Bill Vol.2 di Quentin Tarantino. Jerry Siegel e Joe Shuster, i due creatori, si ispirarono ai divi di Hollywood Clark Gable e Kent Taylor, mentre il famoso ricciolo, il tirabaci, arrivava da Douglas Fairbanks, dimenticato attore scomparso proprio nel 1939, anno di nascita del superuomo.

Infocomics di Norberto Baruch

La profondità del lavoro risiede anche nel fatto che le “strisce” intrecciano i racconti esplorando storia e connessioni dei personaggi come gli incontri (e scontri) tra Batman, Superman e Wonder Woman. Ma nelle varie tavole c’è anche spazio per altri grandi classici del fumetto come l’universo dei Looney Tunes, mai passato veramente di moda come dimostra l’uscita imminente di Space Jam 2. E si scopre ad esempio che Bugs Bunny ricorda Max Leprotto, creazione di scarso successo di casa Disney.

Per chi cerca invece opere più mature, affascinati, con un posto ben definito nella storia del fumetto c’è un bellissimo lavoro su Corto Maltese, creato da Hugo Pratt nel 1967. Baruch si diverte a disegnare “il Gps” delle avventure del marinaio giramondo. Una mappa che porta i lettori nei quattro angoli del pianeta, ripercorrendo tutti i personaggi incontrati da Corto nei suoi viaggi, come il disertore russo Rasputin, il giovane Jack London o Hermann Hesse.

L’illustratore argentino si diverte a creare connessioni e rimandi tra opere lasciando ai lettori il piacere di scoprire come il fumetto possa essere non solo un traboccante forziere di storie, ma anche fonte di ispirazione e creazione.

L’esplorazione dei comics mainstream come l’universo Marvel a fianco a opere più mature, o dedicate a un pubblico di nicchia, restituisce una profondità rara per un media, il fumetto appunto, visto sempre come secondario, una sorta di fratello minore del romanzo, del cinema o della televisione, ma che invece - forse più di altri - è stato una reale fonte di ispirazione.

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