Cultura e Spettacoli

Mostre, le civiltà precolombiane si scoprono a Firenze da settembre

Presentata la rassegna «Il mondo che non c'era», che viene ospitata al Museo archeologico nazionale del capoluogo toscano dal 19 settembre al 6 marzo 2016. Oltre 120 opere d'arte, alcune mai esposte al pubblico, provenienti dalla collezione Ligabue e da quelle medicee, oltre che da importanti istituzioni internazionali

Vite, costumi e culture americane prima dello sbarco di Cristoforo Colombo, raccontati con oltre 120 opere d'arte. Capolavori mai visti della collezione Ligabue, testimonianze delle antiche raccolte dei Medici e importanti prestiti internazionali saranno gli accompagnatori di uno spettacolare viaggio nelle civiltà precolombiane. È «Il mondo che non c'era», mostra in programma a Firenze dal 19 settembre al 6 marzo 2016 al Museo archeologico nazionale.
In rassegna, opere delle grandi civiltà della cosiddetta Mesoamerica (gran parte del Messico, Guatemala, Belize, una parte dell'Honduras e del Salvador) e delle Ande (Panama, Colombia, Ecuador, Perù e Bolivia, fino a Cile e Argentina). Tanti i popoli rappresentati: dagli Olmechi ai Maya, agli Aztechi; dalla cultura Chavin a quelle Tiahuanaco e Moche, fino agli Inca. E il titolo della mostra fiorentina sintetizza bene il senso dell'incontro inaspettato fra gli scopritori (gli europei) e gli scoperti (i popoli delle cosiddette civiltà precolombiane). I primi pensavano di essere arrivati in India o in Cina o comunque in Asia e invece si imbatterono in culture mai sentite nominare e mai neppure immaginate. Civiltà che, nell'area che va dall'attuale Messico all'attuale Bolivia, avevano vissuto la loro età classica, con l'inizio dell'urbanizzazione, lo sviluppo della metallurgia e le grandi realizzazioni architettoniche fra il 500 e il 1200 dopo Cristo.
Promossa dal Centro studi e ricerche Ligabue di Venezia e dalla Soprintendenza per i Beni archeologici della Toscana-Museo archeologico nazionale e prodotta con atto di mecenatismo da Ligabue spa, la mostra presenterà pezzi unici appartenuti alle collezioni medicee, così come opere preziose del museo Quai Branly di Parigi e di altre prestigiose collezioni internazionali.
Il nucleo centrale sarà costituito da una vasta selezione di opere delle antiche culture americane, mai esposte prima d'ora, appartenenti alla collezione Ligabue. L'esposizione consentirà di scoprire, con la lunga carrellata di capolavori, società, miti, culti, giochi, capacità tecniche e artistiche di quei popoli.

Tra i pezzi più pregiati, alcune rare maschere in pietra di Teotihucan, la più grande città della Mesoamerica, e un gruppo di preziosi vasi Maya di epoca classica.

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