Cultura e Spettacoli

Le navi imperiali raggiunsero le coste dell'India (e forse l'America)

Ma quanto arrivavano lontano le navi degli antichi romani? Molto, a dar retta anche a semplici dati archeologici. È di ieri la notizia, comparsa sui quotidiani indiani, che un'équipe di archeologi britannici ha iniziato degli scavi sulla costa dello Stato del Kerala per riportare alla luce il mitico porto di Muziris, avamposto commerciale dell'Impero romano in India. Un team dell'università di Oxford è al lavoro nel villaggio di Pattanam sulla foce del fiume Periyar, dove nel 2007 esperti indiani ritrovarono anfore e monete romane risalenti al periodo tra il I secolo avanti Cristo e il I secolo dopo Cristo. Tra gli obiettivi della missione, tracciare una mappa dell'insediamento. L'esistenza del porto era testimoniata da vari documenti, tamil e romani. Plinio il Vecchio lo cita come il «più importante emporio in India». Sino a ora si avevano grossi dubbi sulla sua ubicazione. Ma la portata dei commerci e delle navigazioni romane era ancora più ampia.

Chi vuole averne un idea può dare un'occhiata alla nuova versione, arricchita in molti capitoli, di Quando i romani andavano in America dello storico Elio Cadelo (Palombi Editori, pagg. 318, euro 15). Il testo raccoglie prove di varia natura che dimostrano come i romani raggiunsero anche i porti cinesi, e fossero navigatori molto più abili di quanto si creda. Ci sono prove archeologiche che dimostrano come tecniche nautiche comunemente considerate moderne in realtà fossero state sviluppate già nel mondo romano-ellenistico. Ci sono poi mosaici che mostrano frutti esotici, come l'ananas. Cadelo ricostruisce rotte, tecnologie, conoscenze astronomiche e viaggi degli esploratori di Roma e di Cartagine (con interessanti paralleli con gli antichi polinesiani e le civiltà dell'India). Poi elenca una straordinaria serie di prove indiziarie (archeologiche, testuali, botaniche) di come i romani (e altri popoli) potrebbero aver addirittura raggiunto le coste del Sudamerica. Sia attraverso le rotte groenlandesi poi seguite dai vichinghi, sia finendo talmente al largo dalle Canarie da... «incocciare» nell'America.

Per ora sono corposi indizi, domani chissà.

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