Cultura e Spettacoli

Il nuovo storytelling da ascoltare e immaginare

A ottobre arriva il corso "Storie ascoltate e immaginate" a cura di Barbara Silbe che si terrà presso il centro fotografico di Milano Bottega Immagine

Il nuovo storytelling da ascoltare e immaginare

Raccontare, condividere e dare significato alle esperienze. Tutto ciò contraddistingue l’esperienza umana. Nel mondo di oggi, dominato dall’immagine, non si può pensare di fare fotografia senza imparare a narrare una storia e senza acquisire gli strumenti per poter condividere la propria intuizione con gli resto del mondo.

È con questo spirito che ad ottobre avrà inizio il corso Storie ascoltate e immaginate che sarà tenuto da Barbara Silbe presso il centro fotografico di Milano Bottega Immagine. Barbara Silbe è giornalista, curatrice, photo editor e a sua volta fotografa. È co- fondatrice e direttore responsabile della rivista di cultura fotografica EyesOpen! Magazine e scrive di cultura, fotografia, tecnologia e turismo per Il Giornale, Il Fotografo e varie altre testate italiane. Collabora con l’Istituto Italiano di Fotografia e con il Museo Diocesano e ha curato svariate mostre e progetti fotografici.

Barbara è da sempre un punto di riferimento nel settore grazie alla sua esperienza e alla capacità di cogliere e narrare ogni evoluzione della fotografia, abilità che ha trasposto nei suoi lavori fotografici, prevalentemente ritratti e reportage di viaggio.

Da anni ormai si occupa di formazione insegnando storytelling ed editing e curando letture di portfolio e tutoring di gruppo e individuali. Da questa sua attenzione per l’insegnamento nasce l’idea di Storie ascoltate ed immaginate, corso il cui scopo è quello spingere gli studenti a sviluppare un linguaggio personale e a sviluppare una propria visione fotografica. Il corso si pone come rivisitazione di altri seminari tenuti sempre al fianco di Bottega Immagine. Ancora una volta incentrato sul tema della narrazione, il corso parte dall’ascolto di brani musicali: “Se la volta scorsa ci siamo affidati ai grandi letterati e siamo partiti dal racconto scritto di grandi temi del passato”, spiega Barbara, “questa volta voglio affidarmi alle canzoni.”

L’idea è infatti quella di stimolare i partecipanti in un modo diverso e nuovo, che non sia visivo o dialogico ma che sia incentrato sui suoni e le percezioni sensoriali. Per fare questo, l’analisi di brani sarà guidata da Luca Pavanel, critico musicale, docente e giornalista de ilGiornale, che aiuterà i partecipanti a sviscerare la storia nella musica per poter raccontare ascoltando e fotografando. Come spiega Barbara, “partiremo dall’ispirazione che questi brani suscitano in noi, sia per quanto riguarda le parole, sia per la musica, sia per i ricordi e proveremo a costruire un portfolio che sia completo e coerente con il senso del racconto”.

Il corso prevede quattro incontri per quattro sabati e ogni incontro avrà una durata di circa quattro ore. Durante il primo incontro ci sarà una fase di presentazione, fondamentale per conoscere i partecipanti e il loro lavoro. Nelle lezioni successive ci si concentrerà sull’analisi delle canzoni per guidare gli studenti verso la comprensione degli strumenti necessari per raccontare una storia e soprattutto cosa questo questo significhi nel contesto delle arti visive.

L’obiettivo del corso è insegnare a guardare, a creare uno sguardo sul mondo attraverso un percorso multidisciplinare sotto la guida di una docente che insegnerà a interpretare la realtà attraverso le lenti della macchina fotografica e a rendere ogni scatto una storia da raccontare.

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