Ieri il Papa, durante l'udienza generale del mercoledì, ha parlato ancora una volta della famiglia, in un momento particolarmente delicato per la Chiesa di fronte al tema delle nozze e delle unioni civili gay. In particolare Papa Francesco, ricordando ai giovani fidanzati che «non esiste il matrimonio-express: l'amore tra un uomo e una donna è un cammino che non si improvvisa, è un'alleanza», ha citato a sorpresa, e con una scelta culturalmente perfetta, i Promessi Sposi : «È un capolavoro da riscoprire - ha detto Bergoglio, con una sensibilità letteraria esemplare - dove si racconta la storia di due ragazzi che si amano e che hanno subito tanto dolore. Leggetelo e capirete cosa significano la sofferenza e la fedeltà». «Non fermatevi a metà - ha detto il Papa, immaginando quanto la forzatura scolastica a leggerlo sia la causa della disaffezione nazionale verso il romanzo di Manzoni - e ne vedrete tutta la bellezza...».
Il Papa ha ragione. Non soltanto da un punto di vista spirituale, o anche solo morale, quando ricorda come la strada che porta al matrimonio sia un impegno , «un percorso di vita», in cui le tappe non devono essere bruciate. Ma anche dal punto di vista squisitamente letterario, nel momento in cui consiglia ai suoi figli, da Papa, cioè da padre, un libro che al netto del controproducente obbligo ministeriale è tra i più italiani e avventurosi e utili (dal punto di vista della scrittura e lo stile) della nostra intera letteratura. Ha fatto ciò che deve fare un vecchio maestro. Consigliare con semplicità un libro che apre al Bene e al Bello. Papa Bergoglio non sarà amato da qualche cattolico, ma a insegnanti e intellettuali non può non piacere, ora.... Anche sul fronte comunicativo ne è uscito benissimo, volando alto.
Chi, invece, è inciampato in un troppo terreno narcisismo è Federico Moccia. Il quale, commentando le parole di Francesco, ha fatto presente che «i giovani devono essere educati alla difficoltà dell'esistenza.
I Promessi sposi purtroppo non bastano: bisogna far vedere di più i lati negativi della vita, come ad esempio un genitore possa deludere o come l'amore possa finire». Consigliando al Papa - «senza voler essere irriverente» ha aggiunto - di leggere il suo Tre metri sopra il cielo . «Qui racconto la difficoltà dei nostri giorni». E anche Moccia ha detto la sua. Amen.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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